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sabato, 19 Luglio, 2025
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Open arms, Salvini: sorpresa e rabbia ma non sono preoccupato

Roma, 18 lug. (askanews) – “Un po’ di sorpresa, rabbia, incazzatura ci sta” ma “non sono preoccupato”. Così a Radio Radio il ministro delle Infrastrutture e vice premier Matteo Salvini, a proposito del ricorso in Cassazione nell’ambito del processo Open arms.

Sul ricorso “per saltum”, dice “mi sono dovuto informare perchè non sono avvezzo alla frequentazione di aule di tribunale da imputato. Un po’ di sorpresa, rabbia, incazzatura ci sta” dopo “4 anni e mezzo di processo, 32 udienze, 268 pagine di assoluzione piena perché il fatto non sussiste da parte di tre giudici. O quei giudici non sanno fare il loro mestiere o sono salviniani nascosti…”. Adesso, aggiunge, “non vorrei che si ricominciasse tutto da capo. Ho chiamato Giulia Bongiorno per capire cosa succede, vedremo la Cassazione. Non sono preoccupato” ma “l’amaro in bocca c’è” e “mi domando quanto sta costando ai contribuenti questo processo che nasce in Parlamento perché le sinistre decisero che bloccare gli sbarchi era reato mentre non lo era né prima né dopo”.

A proposito del ministro della Giustizia Carlo Nordio, secondo cui non si dovrebbe far ricorso contro una sentenza di assoluzione, Salvini spiega che “sono tendenzialmente d’accordo perché se un imputato viene assolto in primo grado perché il fatto non sussiste e uno ha fiducia nella magistratura dovrebbe aver fiducia anche in quei giudici lì. Vediamo: sono curioso di vedere quanto va avanti e come finisce”. Poi, nel governo Conte I, sottolinea l’allora ministro Toninelli “faceva quello che facevo io adesso” e “Conte era pienamente consapevole” della politica sui migranti.