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mercoledì, 23 Luglio, 2025
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Bankitalia, banche allentano criteri su prestiti a imprese e mutui

Roma, 22 lug. (askanews) – Nel corso del secondo trimestre in Italia i criteri di offerta sui prestiti alle imprese sono stati lievemente allentati, per effetto della maggiore pressione concorrenziale, mentre quelli sui mutui alle famiglie sono rimasti invariati, infine sono stati inaspriti per il credito al consumo. E’ la fotografia scattata dalla Banca d’Italia, nella parte di indagine che cura partecipando a un sondaggio trimestrale di Bce e Eurosistema (Bank lending survey).

Secondo le rilevazioni di Bankitalia, termini e condizioni generali applicati ai finanziamenti alle imprese sono stati resi più favorevoli mediante una riduzione dei tassi di interesse praticati, anche a seguito dei minori margini applicati dalle banche sui prestiti meno rischiosi. Secondo la valutazione delle banche, l’incertezza globale e le tensioni commerciali ad essa associate non hanno avuto effetti significativi sulle politiche di offerta.

Per il credito al consumo alle famiglie, invece, sono stati resi più stringenti anche i termini e le condizioni generali (a fronte di un allentamento per i mutui). Per il trimestre in corso le banche si attendono di lasciare invariati i parametri invariati sia per il credito alle imprese sia per quello alle famiglie.

Nel frattempo la domanda di finanziamenti delle imprese è aumentata, prevalentemente a seguito della riduzione dei tassi di interesse. Sull’incremento, che ha riguardato principalmente le aziende di grandi dimensioni, hanno inciso le maggiori necessità per investimenti fissi, per scorte e capitale circolante e per il rifinanziamento del debito.

La richiesta di prestiti da parte delle famiglie è lievemente aumentata per i mutui ed è rimasta invariata per il credito al consumo. Nel trimestre in corso la domanda di finanziamenti delle imprese e delle famiglie rimarrebbe sostanzialmente stabile, dice ancora il sondaggio. Le condizioni di accesso al finanziamento delle banche sono migliorate, principalmente con riferimento ai depositi a breve termine e ai titoli di debito a medio-lungo termine. Nel trimestre in corso le condizioni di accesso alla raccolta registrerebbero variazioni contenute.

Nel secondo trimestre del 2025 la quota di crediti deteriorati e gli altri indicatori della qualità del credito hanno esercitato un effetto restrittivo solo sulle politiche di offerta del credito al consumo. Per il trimestre in corso, su tali tipologie di prestiti le banche si attendono un impatto accomodante.

Nel primo semestre del 2025 gli intermediari hanno segnalato un allentamento dei criteri di offerta per il settore dei servizi. Nel semestre in corso, le banche si attendono di mantenere i criteri invariati. Nei dodici mesi terminanti in giugno i cambiamenti climatici hanno contribuito all’allentamento delle politiche di offerta e all’aumento della domanda per i prestiti erogati alle imprese green e a quelle in transizione; per le imprese “brown”, è stato segnalato un effetto negativo sui criteri di concessione e sulla richiesta di finanziamenti.

Gli intermediari hanno anche segnalato un effetto positivo sulle politiche di offerta e sulla domanda di mutui per gli edifici ad alta e media prestazione energetica. Nei prossimi dodici mesi le banche si attendono andamenti simili. Nel primo semestre del 2025 la variazione della liquidità in eccesso detenuta dalle banche presso l’Eurosistema non avrebbe influenzato i criteri di offerta e i volumi erogati. Anche nel semestre in corso, le banche non si attendono effetti significativi.