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lunedì, 4 Agosto, 2025
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Tajani: ok al riconoscimento dello Stato palestinese ma prima bisogna costruirlo

Ancona, 4 ago. (askanews) – Siamo “favorevoli al riconoscimento dello Stato palestinese” ma “riconoscere qualcosa che non c’è è velleitario, mentre lavorare per costruire lo Stato palestinese è concreto”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani interpellato a margine dell’evento di Ancona per presentare gli interventi del governo per le Marche.

“Noi – ha spiegato – siamo assolutamente favorevoli al riconoscimento dello Stato palestinese. Il percorso, per quanto ci riguarda, è già avviato da tempo. In tutte le riunioni che abbiamo fatto con i Paesi del Golfo, tutti i Paesi arabi, compreso l’Egitto, abbiamo sempre detto che va ricostruita la Palestina, oggi divisa in due parti: Cisgiordania e Gaza. Siamo pronti a inviare anche i nostri militari per un’eventuale missione delle Nazioni unite a guida araba, per ricostruire lo Stato palestinese”.

“Per noi il percorso è già iniziato da un punto di vista politico, perché riconoscere qualcosa che non c’è è velleitario, mentre lavorare per costruire lo Stato palestinese – ha osservato Tajani – è concreto e può dare speranza al popolo palestinese, che merita di vivere in un suo Stato. Crediamo anche in maniera convinta nelle proposte egiziane, fatte proprie da tutto il mondo arabo, per il futuro di Gaza dopo il cessate il fuoco”.

“Nessuna fuoriuscita di palestinesi da Gaza: devono vivere a casa loro, in un nuovo Stato. È questo che pensiamo. È per questo – ha spiegato il ministro degli Esteri – che stiamo lavorando con grande determinazione. Da mesi stiamo collaborando con i Paesi del Golfo e con l’Egitto a questo obiettivo. Parteciperemo alla futura conferenza che si farà in Egitto, come abbiamo partecipato all’ultima organizzata per il futuro di Gaza e la sua ricostruzione.

Ora bisogna fare pressione affinché si concludano i bombardamenti. Abbiamo detto al governo israeliano: basta bombardamenti. Diciamo a Hamas: basta usare il popolo palestinese come scudo umano per continuare una guerra avviata con la strage del 7 ottobre. Devono essere liberati tutti gli ostaggi: abbiamo visto immagini scioccanti da Gaza.

Basta morti, basta vittime innocenti. Basta anche sparare contro i cristiani. Basta aggredire i villaggi cristiani in Cisgiordania. I cristiani presenti in Medio Oriente sono elemento di stabilità, di pace. Cercare di eliminare la presenza cristiana a Gaza o in Cisgiordania è un gravissimo errore.