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sabato, 23 Agosto, 2025
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Al Meeting una madre israeliana e una palestinese: Ricostruire Gaza

Rimini, 22 ago. (askanews) – Una madre israeliana e una palestinese sullo stesso palco. Insieme. Raccontano la perdita dei rispettivi figli. E lanciano un appello alla pace nella loro terra. Insieme si pu. il dialogo e il confronto che deve prevalere sulle armi. Elana Kaminka israeliana: ha perso il figlio Yannai, soldato, nell’assalto del 7 ottobre 2023. Layla al-Sheik musulmana, di Betlemme. Anche lei ha perso il figlio, Qusay, nella seconda Intifada. Si apre con loro la 46esima edizione del Meeting per l’Amicizia dei Popoli, a Rimini.

“Siamo felici di incontrarci qui – raccontano le due donne ad askanews – perch non abbiamo la possibilit di incontrarci in Palestina e in Israele, questa una buona occasione per diffondere il messaggio di pace e di riconciliazione a tutti, perch non vogliamo che la violenza accada anche qui, perch ci sono persone che sono a favore di Israele e persone che sono a favore della Palestina. Non vogliamo che portino il conflitto nel vostro Paese”.

“Credo che gli estremisti siano molto forti e solitamente i media danno spazio alle voci pi estreme – proseguono -. Noi apprezziamo molto la possibilit di dare voce alla nostra testimonianza per dimostrare che non tutti aderiscono a questi estremismi. La maggior parte delle persone che incontro in Israele e in Palestina vuole una buona vita, vuole un futuro di pace, e che le voci che si sentono nei telegiornali non rappresentano la maggioranza della popolazione di entrambi i popoli”.

Cosa pensate di ci che sta accadendo a Gaza? “Penso che sia una delle cose peggiori accadute negli ultimi anni. La fame, le uccisioni, le uccisioni etniche – ribadiscono le due donne – in qualsiasi modo vogliate chiamarle. La cosa pi incredibile che tutto il mondo sta a guardare e nessuno fa nulla per porvi fine”. “E non fa intravedere alcun tipo di futuro migliore per nessuno dei due popoli. Anche gli israeliani che credono che questo renda in qualche modo il loro futuro pi sicuro, non vero. E’ un disastro anche per i palestinesi che lo stanno vivendo. Come israeliana, sono inorridita nel vedere bambini che soffrono e muoiono di fame. Ma questo non aiuta nessuno di noi a trovare una soluzione migliore per il nostro futuro. Sta solo peggiorando il problema. Quindi deve finire subito. Dobbiamo fermare la guerra, restituire gli ostaggi, trovare un modo per ricostruire Gaza e iniziare a pensare a ci che vogliamo per i nostri figli e per il loro futuro”.