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martedì, 2 Settembre, 2025
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Xi e Putin a Pechino, la sfida sino-russa agli Usa e all’Occidente

Roma, 2 set. (askanews) – E’ stato un incontro denso, quello di oggi tra il presidente cinese Xi Jinping e il leader russo Vladimir Putin a Pechino nel terzo giorno della visita “senza precedenti” – come l’ha definita il Cremlino – del numero uno di Mosca in Cina per prendere parte prima al vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco) a Tianjin, che si è concluso ieri, e poi alla grande Parata della Vittoria prevista per domani a piazza Tiananmen. I due leader hanno approfittato dell’incontro per mettere sul tavolo la loro visione alternativa a quella unilateralista rappresentata dal presidente Usa Donald Trump, mai citato nel resoconto ufficiale del summit.

Xi e Putin si sono visti presso la Grande Sala del Popolo a Pechino. Il padrone di casa ha sottolineato che le relazioni tra Cina e Russia “hanno resistito alle turbolenze della scena internazionale, diventando un modello di rapporti tra grandi potenze basato sulla buona vicinanza permanente, la cooperazione strategica globale e il mutuo vantaggio”. La Cina – ha detto ancora – è “pronta a rafforzare gli scambi di alto livello con la Russia, a sostenere reciprocamente i rispettivi percorsi di sviluppo e rinascita, a coordinare tempestivamente le posizioni sulle questioni che riguardano gli interessi fondamentali e le principali preoccupazioni dei due Paesi, promuovendo un’ulteriore crescita delle relazioni bilaterali”. E ha sottolineato la necessità di promuovere “grandi progetti che fungano da guida”, per “favorire una più profonda integrazione degli interessi reciproci”, rafforzando “la resilienza e la sintonia della cooperazione, consolidando e salvaguardando congiuntamente il quadro generale dei rapporti bilaterali”.

Il leader cinese ha inoltre evidenziato la reciproca partecipazione alle celebrazioni dei due paesi per la vittoria nella Seconda guerra mondiale, segnalando la “responsabilità delle due grandi potenze, in quanto principali Paesi vincitori e membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, nonché la determinazione a difendere i risultati della vittoria e a sostenere una corretta visione storica della guerra”. In questo senso, il presidente cinese ha ricordato la sua proposta avanzata ieri al vertice Sco per un’Iniziativa sulla governance globale, la quale – ha spiegato – “mira proprio a collaborare con tutti i Paesi affini per difendere con fermezza gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni unite e costruire un sistema di governance globale più giusto ed equo”, che ponga l’accento sulla “sovrana uguaglianza, sul primato del diritto internazionale e sul multilateralismo”. In tal senso, ha detto ancora, va “rafforzata la cooperazione in seno a Onu, Sco, BRICS, G20 e altre piattaforme multilaterali, lavorando insieme per costruire una comunità dal futuro condiviso per l’umanità”.

Putin, dal canto suo, ha affermato che “le relazioni russo-cinesi hanno raggiunto il più alto livello storico e dimostrano un alto carattere strategico”. Ha ricordato la visita di Stato di Xi Jinping in Russia lo scorso maggio e la sua partecipazione alle celebrazioni per l’80mo anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale, sottolineando che la sua presenza a Pechino per l’80mo anniversario della vittoria della guerra contro i giapponesi rappresenta “la volontà comune di Cina e Russia di mostrare al mondo il sostegno reciproco e la lotta fianco a fianco nella Seconda guerra mondiale, evidenziando il ruolo decisivo svolto tanto sul fronte europeo quanto su quello orientale”. Questo, ha aggiunto, “dimostra la ferma posizione dei due Paesi nella difesa della verità storica e dei risultati della vittoria”, costituendo “oggi una solida base per lo sviluppo delle relazioni bilaterali nella nuova era”.

Il presidente russo ha inoltre definito l’Iniziativa per la governance globale proposta da Xi Jinping “molto tempestiva e necessaria, in grado di colmare il deficit di governance a livello internazionale”. La Russia – ha detto ancora – “è pronta a mantenere la cooperazione strategica con la Cina, ad approfondire i contatti ad alto livello, a rafforzare la cooperazione pratica in tutti i settori e a promuovere lo sviluppo continuo delle relazioni bilaterali ad alto livello”.

I due leader, secondo il resoconto ufficiale, hanno anche scambiato opinioni approfondite su questioni internazionali e regionali di comune interesse. Non è stato specificato, tuttavia, il contenuto di queste opinioni, né se si sia parlato della guerra russo-ucraina e del vertice di ferragosto in Alaska tra lo stesso Putin e Trump.

Xi e Putin si sono anche intrattenuti un incontro informale per il tè, seguito da un pranzo ufficiale.

In occasione del vertice, le due parti hanno firmato oltre 20 documenti di cooperazione bilaterale nei settori dell’energia, dell’aerospazio, dell’intelligenza artificiale, dell’agricoltura, dell’ispezione e quarantena, della sanità, della ricerca scientifica, dell’istruzione e dei media.

A margine del vertice Xi-Putin, l’amministratore delegato di Gazprom, Alexey Miller, ha annunciato la firma di “un memorandum giuridicamente vincolante” sulla costruzione del gasdotto Power of Siberia 2 e del gasdotto di transito attraverso la Mongolia, Soyuz Vostok.

La firma è avvenuta in occasione del trilaterale a Pechino dei leader di Russia, Cina e Mongolia, nel corso del quale Putin ha espresso la volontà di favorire “lo sviluppo multilaterale di relazioni reciprocamente vantaggiose, paritarie e multiformi sia con la Repubblica Popolare Cinese che con la Mongolia”.