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Venezia 82, Trionfo di Jarmusch e della Palestina

Roma, 6 set. (askanews) – La 82ª Mostra del Cinema di Venezia si è chiusa con un parterre di premi che resteranno nella storia. Se da un lato la giuria ha incoronato il talento di Jim Jarmusch e di interpreti come Toni Servillo e Xin Zhilei, dall’altro l’eco delle voci per la Palestina ha dominato la serata, trasformando la cerimonia in un atto politico e culturale insieme.

Il Leone d’oro per il miglior film è andato a Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch. Nel suo discorso, il regista americano ha ricordato come “l’arte non deve necessariamente parlare di politica per essere politica”, sottolineando il valore dell’empatia come primo passo verso la soluzione delle crisi globali.

Il Leone d’argento – Gran Premio della giuria è stato assegnato a The voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania, dedicato alla bambina uccisa a Gaza. Con parole forti, la regista ha denunciato “il genocidio del regime israeliano” e concluso con un messaggio diretto: “liberiamo la Palestina”. Il Leone d’argento per la regia è andato a Benny Safdie per The Smashing Machine, mentre il Premio speciale della giuria è stato attribuito a Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi, che ha ricordato il compito etico del documentarista: “guardare anche le atrocità del mondo”. Il Premio per la sceneggiatura è andato a À pied d’œuvre di Valérie Donzelli.

Le Coppe Volpi: Servillo e Xin Zhilei – La Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile è stata consegnata a Toni Servillo per La grazia. L’attore, emozionato, ha ringraziato Paolo Sorrentino e ha voluto ricordare il coraggio della Global Sumud Flotilla, legando il suo premio alla dignità negata quotidianamente al popolo palestinese. La Coppa Volpi femminile è andata alla cinese Xin Zhilei per Rì guà zhongtian (Sun Rises on Us All), che ha dedicato il riconoscimento al sogno di una carriera costruita passo dopo passo. Il Premio Marcello Mastroianni per un’attrice emergente è stato assegnato a Luna Wedler per Silent Friend.

I premi Orizzonti e gli altri riconoscimenti – La sezione Orizzonti ha visto vincere En El Camino di David Pablos come miglior film e Anuparna Roy per la regia con Songs of Forgotten Trees. La regista indiana, tra i momenti più applauditi, ha ribadito: “è nostro dovere mostrare supporto alla Palestina, anche se questo non piacerà al mio Paese”.

Premi Orizzonti agli attori: Giacomo Covi (Un anno di scuola) e Benedetta Porcaroli (Il rapimento di Arabella), che ha dedicato il suo riconoscimento alla Flotilla e al senso di umanità che resiste anche nelle tragedie.

Il Premio speciale Orizzonti è andato ad Harà Watan di Akio Fujimoto, mentre il Leone del Futuro – Opera Prima Luigi De Laurentiis è stato consegnato a Short Summer di Nastia Korkia, dedicato alla memoria dei nonni e con un forte appello contro la guerra in Ucraina. Infine, il Premio del pubblico Armani Beauty è andato a Calle Málaga di Maryam Touzani.

Una chiusura simbolica: Pizzaballa e la pace negata – A suggellare la serata è arrivato il videomessaggio di Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, che ha rivolto un appello accorato: “Stiamo vivendo un clima di odio profondo, sempre più radicale tra israeliani e palestinesi. Questa guerra deve finire quanto prima, ma la pace non si costruirà solo con la fine delle ostilità: serve una narrativa diversa, anche attraverso la cultura”.