Milano, 8 set. (askanews) – Svolta storica nel mondo finanziario italiano: Mps conquista Mediobanca. La scalata del Monte al salotto buono di Piazzetta Cuccia si è chiusa con adesioni pari al 62,3% del capitale, un traguardo su cui in pochi a inizio anno erano pronti a scommettere (era l’alba del 24 gennaio quando una nota dell’istituto senese annunciava a sorpresa il lancio di un’offerta di acquisto). Un successo per Luigi Lovaglio, alla guida della banca dal 2022, mentre si avvia alla chiusura, dopo quasi 20 anni, l’era di Alberto Nagel al timone di Mediobanca.
Mps, forte dell’apppoggio dei principali soci Delfin e Caltagirone, che con il loro 30% hanno fatto da apripista, ottiene, con ampio margine, la maggioranza di Piazzetta Cuccia e potrà ora accelerare l’integrazione. E’ a portata di mano il raggiungimento anche della soglia del 66,67% che permetterebbe a Siena di realizzare appieno le sinergie stimate, controllare l’assemblea straordinaria e procedere alla fusione, assorbendo così anche il 13% di Generali in pancia a Mediobanca. Scontata, infatti, la riapertura dei termini dell’offerta per cinque giorni lavorativi, tra il 16 e il 22 settembre.
Nel dettaglio, nell’ultimo giorno di adesioni all’offerta, partita il 14 luglio, sono state apportate all’offerta ulteriori 134.114.712 azioni, per un totale di 506.633.074. Il 15 settembre avverrà il pagamento del corrispettivo di 2,533 azioni Mps più una componente in contanti di 0,9 euro ad azione per ogni titolo Mediobanca.
Con tutta probabilità, nel prendere atto del cambio di controllo, l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, che fino all’ultimo ha tentato di difendersi dall’assalto di Mps, e l’intero cda dell’istituto, si presenteranno dimissionari nel corso della riunione del board già prevista il prossimo 18 settembre per l’approvazione del bilancio. Si apre ora il cantiere per la successione e i giochi sono ancora aperti.
“Giornata storica per il mondo finanziario italiano”, ha prontamente commentato il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini. “La più antica banca del mondo, che in passato ha rischiato di scomparire per le pessime gestioni, torna protagonista positiva e aggregante”.