Roma, 9 set. (askanews) – Gruppi cristiani pro-Israele statunitensi citano in giudizio la relatrice ONU per i palestinesi, Francesca Albanese, per diffamazione e calunnia. I querelanti sono Christian Friends of Israeli Communities e Christians for Israel USA, due organizzazioni no profit con sede negli Stati Uniti.
In una causa intentata presso un tribunale federale del Colorado, dove ha sede Christian Friends of Israeli Communities, i due gruppi affermano che Albanese ha “diffuso menzogne maligne” per “danneggiare la loro reputazione e il loro benessere finanziario” a causa del loro sostegno a Israele.
Ad aprile, Albanese ha inviato lettere ai due gruppi accusandoli di complicità in “gravi violazioni dei diritti umani che richiedono l’immediata cessazione”, crimini di guerra, crimini contro l’umanità e apartheid, secondo quanto riportato nella causa.
Nelle lettere si affermava che i querelanti erano a “grave rischio di essere implicati in crimini internazionali” e potenzialmente penalmente responsabili.
La causa include copie delle lettere, che accusavano le organizzazioni no profit di favorire attività di insediamento illegale, di assistere l’esercito israeliano, di negare ai palestinesi il diritto all’autodeterminazione e di favorire l’annessione illegale di terre palestinesi.