Per l’onore d’Italia
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Tutti i giornali hanno commentato e commentano il delitto feroce, orrendo di cui è rimasto vittima il deputato Matteotti.
Noi invece non facciamo commenti.
Confessiamo che il silenzio, ci pare il solo atteggiamento dignitoso per chi sente – come noi sentiamo profondamente – il disonore che è caduto sul nostro Paese.
Ormai è chiaro che l’onorevole Matteotti è stato soppresso per ragioni che dipendono dall’esercizio del mandato politico; e questo delitto ne richiama alla memoria altri, meno gravi materialmente ma in realtà non meno significativi, consumati per le stesse ragioni contro membri del Parlamento, e rimasti, come ognuno sa, impuniti.
Ebbene, quando norma della lotta politica diventa il crimine, non è più tollerabile il contatto dei galantuomini con chi nella lotta stessa ha indotto la minaccia e la violenza come mezzo lecito e comune per aver ragione del propri avversari.
Due parole soltanto abbiamo da rivolgere ai custodi della legge: luce e giustizia, luce e giustizia su tutte le responsabilità.
Non domandiamo questo – si badi! – per dar soddisfazione ad una parte contro l’altra: lo domandiamo semplicemente per l’onore d’Italia.
N.B. Parlando dell’Aventino, Barbero dimentica anche di citare De Gasperi (aventinista mai pentito).