Il discorso non è “una misura in più”, ma un cambio di passo: l’Europa deve dotarsi degli strumenti per non subire un mondo di potenze ostili e dipendenze “armate”. Indipendenza significa difendersi, governare tecnologie ed energie, presidiare il mercato unico e proteggere lo Stato di diritto. La chiave politica è l’unità: tra Stati, istituzioni e forze democratiche pro-europee.
Difesa, Ucraina, Medio Oriente
L’Ucraina è definita “frontiera della nostra libertà”: più sanzioni a Mosca e uso dei proventi degli asset russi immobilizzati per un prestito di riparazione; un Qualitative Military Edge e una Drone Alliance per colmare il divario industriale. In seno alla NATO, si costruisce una difesa europea credibile (Readiness 2030, SAFE, semestre della difesa) e una sorveglianza del fianco orientale. Su Gaza: fermezza umanitaria, sostegno all’ANP, sanzioni mirate a ministri estremisti e coloni violenti, sospensione parziale dell’accordo di associazione su capitoli commerciali; obiettivo politico: due Stati.
Competitività e transizione
Mercato unico come “grande incompiuta”: roadmap al 2028 su capitali, energia, telecom, quinta libertà (conoscenza). Su digitale e clean tech: Scaleup Europe per il capitale, Cloud & AI Development Act, gigafactory di AI; Clean Industrial Deal, criteri “made in Europe” negli appalti, Battery Booster, Industrial Accelerator Act. Clima: rotta 2030 e target 2040 come leva di sicurezza e crescita, con strumento commerciale a lungo termine per l’acciaio contro la concorrenza sleale.
Società, lavoro, democrazia
Agenda sociale esplicita: Quality Jobs Act, strategia europea contro la povertà (orizzonte 2050), Piano europeo per l’edilizia abitativa, reti energetiche (“Energy Highways”). Difesa della democrazia: Scudo democratico, Centro per la resilienza, sostegno ai media indipendenti; tutela dei minori online con possibili limiti d’età sui social. Con gli USA, niente guerra commerciale: stabilità e standard europei fissati in Europa.
Il senso politico
È un discorso programmatico più che celebrativo: chiama a una maggioranza pro-europea capace di decidere. L’indipendenza non è slogan: è metodo (unità, esecuzione, tempi), è industria, è giustizia sociale. Un’agenda esigente, ma finalmente coerente.