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giovedì, 11 Settembre, 2025
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Su Rai 3 arriva "Haka". Abodi: pronti ad ascoltare i giovani

Roma, 10 set. (askanews) – “E’ fondamentale che si aprano finestre, opportunità alla ricerca di canali e linguaggi e rapporti. Haka è una di queste opportunità, speriamo che si moltiplichino, perché quello che mi è stato fatto notare più volte è che non riusciamo a fare emergere diffusamente, efficacemente, tutto il lavoro che svolgiamo. Haka non ha più quel significato di guerra. Forse è giusto che questa danza venga richiamata per lo spirito identitario, per la capacità comunque di comunicare, forse non abbiamo neanche bisogno di urlare, però abbiamo bisogno di parlare, e noi abbiamo bisogno di ascoltare. Quindi, questa opportunità che si articola in sei puntate è solo l’inizio”. Così il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, durante la conferenza stampa di presentazione di “Haka – L’urlo dei giovani” oggi al Maxxi di Roma. Si tratta di un nuovo format, in onda la domenica alle 13 su Rai 3 a partire dal 21 settembre, dedicato alle nuove generazioni con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le opportunità e le iniziative realizzate dalla Presidenza del Consiglio in materia di partecipazione sociale, lavoro e volontariato.

“Quello che verrà trasmesso da Rai 3 – ha proseguito Abodi – sarà soltanto una delle opportunità di utilizzo di questo contenuto che io ho visto. Ho visto la prima puntata, mi sono immerso nella dimensione di Haka, mi è piaciuto lo stimolo, la presenza, l’interazione; sono tutti elementi che ci auguriamo emergano in un panorama televisivo complesso. Andiamo in onda alle 13 dove ci sono concorrenze informative non secondarie, ma Rai Play è una straordinaria opportunità che non finisce nello spazio del palinsesto, è un palinsesto permanente, io credo che anche i social ci aiuteranno a interagire sui contenuti che emergeranno, e che consentiranno, a noi, prima di tutto di far conoscere tutto il portafoglio delle opportunità che mettiamo a disposizione”.

“Quindi – ha concluso il ministro – questo urlo sotto voce, consentitemi questo ossimoro, che arriva da Haka, è esattamente nell’ottica di dire, da un lato, ci siamo – o meglio – voi ci siete; e, dall’altra, anche noi. Siamo pronti ad ascoltare, siamo pronti a venire incontro a quelle che sono le vostre esigenze. Non saremo in grado di soddisfare tutto, ma passo dopo passo cercheremo di non lasciare le cose come stanno, non diremo mai non si può fare, cercheremo di tener conto delle vostre esigenze”.

“Fare servizio pubblico, tra le altre cose – ha detto a sua volta Paolo Corsini, direttore dell’Approfondimento Rai -, vuol dire svolgere una funzione informativa ed educativa e promuovere cultura civica e senso di cittadinanza. La collaborazione tra Rai e istituzioni prova a dare concretezza a questi obiettivi, e allo stesso tempo evidenza il ruolo essenziale che è la Rai come strumento di utilità collettiva e supporto alle politiche nazionali. La presenza nel palinsesto di una tv generalista di un programma come Haka dimostra la differenza tra la Rai e gli altri operatori del settore, e ribadisce la centralità della missione del servizio pubblico. Il titolo Haka rappresenta l’identità, la forza nella collettività, è una metafora di grido più che di guerra di energia, verso il sole, verso la voglia di fare, di creare. Richiama, l’azione, la disciplina, il coraggio, incita a vivere insieme, con intensità, ogni sfida”.

In onda dal 21 settembre alle 13 su Rai 3, condotto da Stefano Buttafuoco e realizzato con la collaborazione del Dipartimento Sport della Presidenza del Consiglio, prevede in ogni puntata la presenza in studio di ospiti e di un pubblico di ragazzi e ragazze under 35. Con loro si commenteranno testimonianze e servizi girati in tutta Italia rivolti a quattro grandi progetti del Dipartimento dello Sport e delle Politiche Giovanili, finalizzati alla loro crescita personale e professionale:

– Progetto “Spazi civici di comunità” (si tratta di una iniziativa volta alla creazione di luoghi dove i giovani possono accedere gratuitamente ad attività sportive e ricreative); – Progetto Rete (si tratta di un progetto dedicato all’inserimento lavorativo che nasce con l’obiettivo di ridurre il gap tra le competenze richieste dalle aziende e quelle effettivamente possedute dai ragazzi);

– Servizio Civile Universale (si tratta di un Istituto fondamentale della Nazione che rappresenta una opportunità per i giovani di contribuire al bene comune e che offre la possibilità di fare una esperienza anche all’estero a fronte di un assegno mensile e di altri vantaggi);

– Carta Giovani (si tratta di una applicazione che dà ai giovani residenti in Italia di età compresa tra i 18 e i 35 anni la possibilità di accedere a beni e servizi pubblici e privati a condizioni agevolate).