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venerdì, 12 Settembre, 2025
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Fondazione FAIR, proteggere giovani da rischi del gioco

Roma, 12 set. (askanews) – In Italia il 51% dei giocatori Under 25 dichiara di avere familiarit con il concetto di “gioco responsabile”, che in un terzo dei casi viene, per, percepito come inutile o inefficace. quanto emerso dalla ricerca, dal titolo “Gioco responsabile e giovani under 25: motivazioni, contesti e strategie di intervento”, condotta dall’Unit di Ricerca in Psicologia Economica dell’Universit Cattolica del Sacro Cuore e promossa da FAIR (Fondazione per l’Ascolto, l’Innovazione e la Ricerca sul Gioco Responsabile). Dati che evidenziano tra i giovani una scarsa conoscenza degli strumenti di prevenzione e protezione, un campanello d’allarme che fa riflettere sull’importanza di mettere in atto azioni pi decise per promuovere la cultura del gioco responsabile. Numeri che influenzano anche le politiche per la tutela delle nuove generazioni.

La Senatrice Elena Murelli, Capogruppo Commissione Affari Sociali del Senato, ha dichiarato: “Come istituzioni dobbiamo porci la domanda che cosa fare, quali sono gli strumenti che gi esistono e come andare ad applicarli. Ecco quindi che bisogna andare a informare, educare e anche riprendere quelli che sono i comportamenti illeciti. Dobbiamo insegnare ai giovani a gestire i soldi in modo responsabile e a divertirsi e svagarsi, sia nel gioco fisico che nel gioco online, facendolo sempre in modo responsabile. Dobbiamo quindi diffondere la cultura di questa responsabilit”.

Maurizio Benzi, Segretario Generale Fondazione FAIR, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: ” chiaro che un percorso, questo primo passo l’inizio di questo percorso in cui ci auspichiamo una collaborazione tra operatori e regolatori per riuscire a fare in modo di approfondire sempre di pi le tematiche del gioco responsabile. La generazione Z passa la sua vita nell’ambito digitale e naturalmente il gioco rischia di avere problematiche non controllate. Auspichiamo perci un’evoluzione per quanto riguarda l’approfondimento e l’ascolto dei giovani perch ci chiedono loro stessi di riuscire ad avere maggiore capacit di comprendere le loro esigenze”.

La ricerca dimostra come il concetto di “gioco responsabile” sia ancora poco compreso dai giovani spingendo cos all’utilizzo di una comunicazione nuova, ancora pi efficace.

“Occorre ripensare alla comunicazione interpretando bene quelli che sono i canali, gli stili comunicativi di questo target, ovvero dei giovani dai 18 ai 25 anni, rispondendo alle loro esigenze che emergono dalla ricerca in cui ci chiedono fondamentalmente strategie di autocontrollo” – afferma Edoardo Lozza, Professore presso Universit Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Direttore scientifico della ricerca – “Questo un tema importantissimo, i giovani ci chiedono di conoscere meglio quali sono i rischi del gioco e quindi qual il confine fra un gioco responsabile e un gioco invece problematico. Credo ci sia un dato molto rilevante che quello che circa il 50% dei giovani interessato a conoscere meglio che cosa significa il gioco responsabile”.

Dati concreti che portano FAIR ad avviare un percorso che promuove lo sviluppo della cultura del gioco sano, attraverso l’ascolto delle nuove generazioni, riconoscendone i bisogni ed offrendo loro risposte concrete per proteggerli da comportamenti rischiosi.