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lunedì, 15 Settembre, 2025
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Centrosinistra, Schlein incalza gli alleati: non perdiamo tempo in polemiche

Reggio Emilia, 14 set. (askanews) – Il fronte progressista non deve “perdere tempo” in competizioni interne, l’alleanza va costruita già da ora, non si deve fare “l’errore di arrivare all’ultimo”. Elly Schlein parla per un’ora e mezza alla festa dell’Unità, l’ottantesima edizione, ma il messaggio più politico del suo intervento arriva con l’ultima frase. Se stamattina Giuseppe Conte aveva ribadito “non siamo alleati”, tornando a rinviare a data da destinarsi la sigla di un vero patto di coalizione, la leader Pd risponde invece con una esortazione ad accelerare.

Ad ascoltare la Schlein c’è il presidente del partito Stefano Bonaccini, il responsabile organizzazione Igor Taruffi e diversi parlamentari Pd, tra i quali capogruppo alla Camera Chiara Braga, Marco Sarracino, Graziano Delrio, Nico Stumpo, Roberto Morassut, Anna Rossomando, Simona Bonafé, Piero De Luca, Filippo Sensi, Laura Boldrini, Cecilia D’Elia.

Lei comincia esibendo l’orgoglio per gli 80 anni di feste dell’Unità, “un presidio di legalità e di democrazia”, per poi rassicurare anche la minoranza interna: “E’ un pezzo della nostra sfida tenere insieme una grande forza plurale. Teniamocela stretta (questa forza plurale, ndr) in mezzo a tutti questi partiti personali”.

Poi arrivano tante frustate al governo, che “non ha visione” in economia, pronuncia “parole ipocrite” su Gaza, non interviene sul caro-bollette “perché non ha il coraggio di intaccare gli extra-profitti”, “ha preso 22 miliardi al ceto medio” attraverso il fiscal-drag ed è “intervenista solo sul risiko bancario, per favorire cordate considerate amiche” e “cerca sempre un capro espiatorio” nonostante sia insediato “ormai da tre anni”.

Ma, appunto, è alla fine che arriva il messaggio in bottiglia per gli alleati. La leader Pd da quando ha chiuso le candidature per le regionali ripete quotidianamente che ora “la coalizione progressista è unita” e che resterà compatta anche alle politiche. Ma parole di Conte, ancora stamattina, avevano gelato gli entusiami democratici: “Non siamo alleati” con il Pd, ha ripetuto. “E’ diverso: stiamo costruendo un progetto politico per mandare a casa Meloni. Il fatto di dichiararti preventivamente e di pregiudizialmente alleato rischia di indebolire se lavori a un progetto”.

Schlein, durante l’intervento, ripete: “Dico a Giorgia Meloni: abituatevi, non ve lo facciamo più il favore di dividerci. Uniti e compatti vi batteremo. Prima alle regionali e poi alle elezioni politiche”. Poi, alla fine, si rivolge esplicitamente agli alleati: “Alle altre forze di questa bella coalizione progressista dico: andiamo insieme a vincere le regionali e poi continuiamo a lavorare insieme, sui temi concreti”.

La segretaria Pd insiste: “La nostra gente ci chiede unità e coerenza nel progetto. Diamoci il tempo giusto, non facciamo l’errore di arrivare all’ultimo, perché all’ultimo sappiamo che è tardi”. Certo che si costruisce a partire dal progetto, ma sottolinea “abbiamo una buona base su cui ripartire. Non perdiamo tempo in competizioni tra di noi. Ogni minuto passato in polemiche nella coalizione progressista o in polemiche al nostro interno è un minuto in meno speso a inchiodare il governo sulle sue mancanze e sulle sue divisioni. Noi dobbiamo riaccendere la speranza degli italiani in un futuro migliore. Così sono certa che possiamo lavorare per vincere le prossime elezioni politiche”.