Roma, 17 set. (askanews) – “Il futuro che immaginiamo – un futuro di pace, fraternità e solidarietà – richiede l’impegno di tutte le mani e di tutti i cuori. Quando i leader religiosi si uniscono per difendere i più vulnerabili della società, piantano alberi per prendersi cura della nostra casa comune o alzano una voce unitaria a sostegno della dignità umana, testimoniano la verità che la fede unisce più di quanto divida. In questo modo, la sinergia diventa un potente segno di speranza per tutta l’umanità, rivelando che la religione, nella sua essenza, non è fonte di conflitto, ma fonte di guarigione e riconciliazione”. Così Papa Leone XIV in un messaggio, in inglese, ai leader delle religioni mondiali e tradizionali riuniti da oggi 17 settembre ad Astana, in Kazakhstan, fino al 18, per l’VIII Congresso. Un evento al quale nel 2022 partecipò anche Papa Francesco.
“La ‘sinergia per il futuro’ – scrive ancora Prevost – non è uno slogan astratto, ma una realtà viva che ha già dato i suoi frutti” e “la sinergia religiosa possa promuovere la pace e la convivenza globale. Abbiamo assistito allo stesso spirito nell’ultima riunione di questo Congresso nel 2022, dove leader di diverse fedi, tra cui Papa Francesco, si sono riuniti per condannare la violenza e l’estremismo, sostenere la cura dei rifugiati e invitare tutti i leader a lavorare insieme per la pace. Questi impegni di alto livello si riflettono in azioni concrete: quando si verificano disastri naturali, quando i rifugiati sono costretti a fuggire o quando le famiglie soffrono di povertà estrema e fame, le comunità religiose spesso si uniscono, lavorando fianco a fianco per portare sollievo e speranza a chi ne ha più bisogno”.
“Preghiamo fianco a fianco, serviamo spalla a spalla e parliamo con una sola voce ovunque sia in pericolo la dignità umana”, conclude Leone XIV.