Roma, 17 set. (askanews) – Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha affermato che la Striscia di Gaza è una “miniera d’oro immobiliare” e che sta trattando con gli americani su come spartirla dopo la guerra.
C’è “una bonanza (ricco giacimento, Ndr) immobiliare” a Gaza che “si autofinanzia” e “ho già avviato negoziati con gli americani”, ha affermato l’esponente di estrema destra durante una conferenza immobiliare a Tel Aviv, così come riportato dai media israeliani.
“Abbiamo investito molti soldi in questa guerra. Dobbiamo vedere come distribuiremo il terreno in percentuale”, ha proseguito Smotrich, aggiungendo che “la demolizione, la prima fase del rinnovamento della città, l’abbiamo già fatta. Ora dobbiamo solo ricostruire”. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha più volte espresso il desiderio di trasformare la Striscia di Gaza in una sorta di “Riviera” controllata dagli Usa.
Il mese scorso, il Washington Post ha scritto che l’amministrazione Trump stava valutando un progetto per la ricostruzione postbellica di Gaza che avrebbe posto la Striscia sotto il controllo degli Stati Uniti per un decennio. Tra le ipotesi circolate, anche quella di un compenso da 5mila dollari per quei palestinesi che vogliono lasciare la Striscia.
I piani di Trump – ricorda il Times of Israel – sono stati respinti dai palestinesi, dal mondo arabo e da gran parte della comunità internazionale.