Roma, 19 set. (askanews) – Almeno quattro persone, tra cui due bambini, sono state uccise in attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza dall’alba. “Due bambini sono stati uccisi in un attacco israeliano contro una tenda che ospitava rifugiati a ovest di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale”, ha riportato l’agenzia di stampa palestinese WAFa, citando fonti mediche. Secondo la stessa fonte, un palestinese è stato ucciso in un attacco aereo vicino a una moschea a Deir El Balah, che ha anche ferito diverse persone. Inoltre, “una persona è stata uccisa e altre sono rimaste ferite quando un drone ha bombardato l’area vicino ad Abu Sarar, a ovest del campo profughi di Nuseirat”, ha aggiunto WAFa. Il bilancio delle vittime del conflitto in corso dal 7 ottobre 2023 è di oltre 65mila morti, secondo o dati del ministero della Sanità dell’enclave palestinese.
“Non c’è politica, non c’è autodifesa che possa giustificare l’uccisione di decine di migliaia di persone. Se sei un criminale come Slobodan Milosevic, o un tiranno come Putin, devi essere portato in tribunale. E se sei ebreo e israeliano e ti chiami Netanyahu non hai esenzioni, anche tu vai in tribunale”: ha detto l’ex presidente della Knesset, Avraham Burg, sottolineando in un’intervista a Repubblica che questo non ha nulla a che vedere con l’antisemitismo, che esiste nel mondo “come esistono l’islamofobia, la giudeofobia, l’omofobia, la xenofobia, parte di una tendenza più diffusa all’odio alimentata da politici come Trump e Netanyahu”.
Secondo Burg, “lo Stato di Israele, anche prima di Netanyahu, ha trasformato l’antisemitismo in un’arma per impedire a chiunque di criticare”.
“Se dico che è sbagliato negare i diritti democratici naturali di milioni di persone perché sono palestinesi, divento Hitler? Che tipo di cinica negazione dell’Olocausto è questa? – ha rimarcato – qualunque cosa Israele abbia fatto ai palestinesi nei cento anni di conflitto non giustifica i crimini contro l’umanità che Hamas ha compiuto il 7 ottobre; e qualunque cosa Hamas abbia fatto il 7 ottobre non giustifica ciò che Israele fa a Gaza”.
Per l’ex presidente della Knesset, il conflitto innescato dall’attacco del 7 ottobre viene portato avanti dal governo di Netanyahu per dare “attuazione alla politica dell’estrema destra che vorrebbe realizzare ciò che non è stato fatto nel ’48, la pulizia etnica dei palestinesi, e sfruttare l’opportunità per attuare una politica religiosa, messianica ed escatologica, che significa conquistare la Terra Santa”.
Il governo di Netanyahu vuole “impedire la creazione di uno Stato palestinese in Cisgiordania. E Gaza è la prima linea della Cisgiordania”, ha aggiunto Burg, apprezzando l’iniziativa francese di riconoscere lo Stato palestinese: “Lo Stato è sempre stata la carota che tutti agitavano davanti al naso del coniglio palestinese per continuare a farlo correre, senza nessuna intenzione di realizzarlo. Macron dice: invece di mettere lo Stato palestinese alla fine del processo, facciamo che sia il punto di partenza. Da oggi in poi israeliani e palestinesi si parleranno da pari, non come un soggetto e una massa. È una mossa brillante”.