Roma, 21 set. (askanews) – “Il 21 settembre richiama alla memoria il vile attentato di mafia in cui, trentacinque anni fa, perse la vita il magistrato Rosario Livatino. È un anniversario che interpella, con forza, le coscienze di quanti hanno a cuore la difesa della nostra convivenza civile. Autentico testimone dei valori della Repubblica, il giudice Livatino ha, senza esitazioni, speso la propria vita per affermare i principi dello Stato di diritto contro la cultura della violenza e della sopraffazione. Nella consapevolezza del ruolo di garanzia che la Costituzione affida alla Magistratura, svolse le sue funzioni, dapprima requirenti e poi giudicanti, con autorevolezza e instancabile dedizione”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una dichiarazione in occasione della ricorrenza dell’uccisione del giudice Rosario Livatino.
“Fare memoria del suo esempio – continua Mattarella – significa rinnovare l’impegno a cui tutti siamo chiamati per affermare istituzioni a servizio della dignità della persona, contro ogni forma di criminalità e soperchieria. A distanza di trentacinque anni, desidero rinnovare i sentimenti di partecipazione e vicinanza della Repubblica a coloro che lo hanno stimato e che ne ricordano e testimoniano il rigore, l’umanità e il coraggio nell’amministrare la giustizia”.