Roma, 22 set. (askanews) – “È stato un grande onore per me e mia moglie essere accolti oggi in udienza privata” da Papa Leone XIV: ha esordito così il presidente federale tedesco, Frank-Walter Steinmeier, incontrando i giornalisti sulla terrazza del Campo Santo Teutonico per un breve punto stampa dopo essere stato ricevuto in Vaticano per la prima volta dal pontefice americano e approfittando dell’occasione per invitarlo a visitare la Germania.
Steinmeier ha riferito i temi che ha affrontato il Santo Padre, “naturalmente la situazione internazionale, i conflitti principali che ci preoccupano entrambi”, la situazione umanitaria a Gaza e la guerra di aggressione russa in Ucraina, con una “pace giusta” che è “molto lontana”; ma uno scambio di opinioni approfondito ha riguardato in particolare la “situazione della Chiesa Cristiana qui in Europa e anche nel Continente Americano” e “la perdita di fedeli”.
Secondo il “Bundespraesident”, questa perdita di fedeli “ha cause naturali, come gli abusi sessuali e le loro conseguenze, ma è anche una conseguenza del processo di secolarizzazione e della crescita della diversità religiosa nella nostra società europea. Le Chiese dovrebbero e devono svolgere un ruolo positivo nel mantenere la coesione delle nostre società, e la voce di Roma rimane come sempre importante”, ha sottolineato.
Nella sua giornata a Roma, il presidente federale tedesco ha fatto visita anche a Sant’Egidio, dove ha incontrato il presidente della Comunità, Marco Impagliazzo, il suo vice, Cesare Zucconi, e il fondatore Andrea Riccardi, per fare successivamente tappa nella Scuola della Pace a Palazzo Leopardi. Obiettivo dichiarato: “approfondire i contatti”, con questa realtà. “Non è la prima volta, abbiamo contatti da molti anni, ancora da quando ero ministro, perché Sant’Egidio si occupa seriamente della nostra società e dei suoi bisogni, aiuta dove può aiutare. E si occupa anche di conflitti internazionali, non da ultimo in Mozambico”, ha ricordato.
Infine, Steinmeier, forse per la prima volta da parte di un presidente tedesco, sta visitando la sede del WFP (World Food Programme) o Pam (Programma alimentare mondiale), una delle maggiori organizzazioni Onu presenti a Roma assieme a Fao e Ifad, ribadendo – nel giorno in cui si apre a New York l’Assemblea generale delle Nazioni Unite – che “forti istituzioni internazionali hanno bisogno di regole e che la mancanza di regole non è l’alternativa a un sistema internazionale”, che “comincia a erodersi”, ci vuole “più rispetto”, anche riguardo al sostegno finanziario. La mia visita oggi al WFP vuole essere il “segno che queste organizzazioni internazionali meritano il nostro sostegno”, ha concluso Steinmeier, mentre Berlino ha contribuito al WFP (o PAM) per 1,7 miliardi di euro nel 2022, 1,3 miliardi nel 2023, quasi un miliardo nel 2024 (995 milioni) e nel 2025 si prevedono meno di 500 milioni di euro, secondo i dati ufficiali.