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venerdì, 26 Settembre, 2025
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L’Oms: nessuna prova scientifica sul legame tra autismo e uso di paracetamolo

Roma, 24 set. (askanews) – “L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sottolinea che ad oggi non esistono prove scientifiche definitive che confermino un possibile legame tra autismo e uso di acetaminofene (o paracetamolo) durante la gravidanza”: è quanto si legge nel comunicato diffuso oggi dall’Oms, dopo che nei giorni scorsi il presidente americano Donald Trump ha sostenuto l’esistenza di una correlazione tra l’autismo e l’assunzione, da parte di donne in gravidanza, del farmaco Tylenol, a base di paracetamolo.

Nella nota si precisa che “a livello mondiale, quasi 62 milioni di persone (1 su 127) soffrono di disturbi dello spettro autistico, un gruppo eterogeneo di condizioni legate allo sviluppo cerebrale” e che “sebbene la consapevolezza e la diagnosi siano migliorate negli ultimi anni, le cause esatte dell’autismo non sono state ancora stabilite e si ritiene che possano essere coinvolti molteplici fattori”.

“Nell’ultimo decennio – ricorda l’Oms – sono state condotte ricerche approfondite, inclusi studi su larga scala, per esaminare i legami tra l’uso di paracetamolo durante la gravidanza e l’autismo. Al momento, non è stata stabilita alcuna associazione conseguente”. “Inoltre, esiste una solida e ampia base di prove che dimostra che i vaccini infantili non causano l’autismo”, ha proseguito l’Oms, sottolineando che “i primi studi che suggerivano un collegamento erano errati e sono stati screditati”.

“Dal 1999, esperti indipendenti che forniscono consulenza all’Oms hanno più volte confermato che i vaccini, compresi quelli con thimerosal o alluminio, non causano l’autismo o altri disturbi dello sviluppo”, ha aggiunto l’Oms, ricordando che “l’autismo e i disturbi del neurosviluppo sono tra le condizioni neurologiche e di salute mentale prioritarie al centro del dibattito al Quarto incontro di alto livello delle Nazioni Unite sulle malattie non trasmissibili e la salute mentale di questo giovedì 25 settembre”.

“Come comunità globale, dobbiamo fare di più per comprendere le cause dell’autismo e il modo migliore per prendersi cura e supportare i bisogni delle persone autistiche e delle loro famiglie”, ha concluso l’Oms.