20.1 C
Roma
giovedì, 25 Settembre, 2025
HomeAskanewsCucinelli: pieno rispetto regole Ue per le attività nel mercato russo

Cucinelli: pieno rispetto regole Ue per le attività nel mercato russo

Milano, 25 set. (askanews) – La casa di moda Brunello Cucinelli, ha confermato “con fermezza il pieno rispetto delle regole comunitarie in merito all’attività nel mercato russo” e ha detto di valutare “azioni legali a tutela della sua reputazione e degli interessi di tutti i suoi stakeholder”. Questi i punti chiave della nota diffusa dalla maison umbra dopo che il titolo era stato sospeso a Piazza Affari, affossato da un report di Morpheus Research che la accusava di avere violato le sanzioni imposte dall’Ue alla Russia, mantenendo i negozi aperti e praticando sconti aggressivi per smaltire il magazzino.

“Le verifiche effettuate dall’Agenzia delle dogane italiane – si legge nella nota a difesa di Cucinelli – hanno accertato il pieno rispetto delle procedure così come non sono state rilevate segnalazioni da autorità doganali straniere che potessero prefigurare triangolazioni commerciali” per quanto riguarda le attività della casa di moda in Russia. “L’incidenza del mercato russo sul nostro fatturato si è ridotta di oltre due terzi rispetto al 2021 risultando oggi intorno al 2% – prosegue Cucinelli – Il valore delle esportazioni verso la nostra filiale russa è passato dai 16 milioni di euro del 2021 ai 5 milioni euro del 2024; dati questi disponibili ogni anno nel nostro bilancio”.

La società spiega che “all’inizio del conflitto, abbiamo scelto di mantenere inalterata la nostra struttura locale continuando a garantire salari pieni ai dipendenti e venditori e onorare i contratti di affitto, come sempre fatto in ogni parte del mondo anche in situazioni straordinarie. Attualmente il nostro personale offre, su richiesta dei clienti finali, un servizio di assistenza all’interno del nostro showroom. Il prodotto utilizzato è quello regolarmente spedito in Russia entro i limiti stabiliti dall’Unione Europea e la parte residuale dell’inventario consegnato prima dell’introduzione delle sanzioni. In questo modo siamo in grado di generare localmente le risorse necessarie per sostenere stipendi e affitti”.

Inoltre per quanto riguarda “gli spazi dedicati al marchio all’interno di più ampie strutture multi-brand” questi “rimangono operativi. Con i partner wholesale agiamo nel pieno rispetto delle regole comunitarie fornendo loro solo la parte di collezione consentita entro i limiti di valore fissati”.

“Crediamo – conclude – che questi valori possano risultare esaustivi nel dimensionare correttamente questo argomento e nell’escludere anche qualsiasi ipotesi su un utilizzo del mercato russo per la riduzione del magazzino e lo smaltimento delle rimanenze”.