Milano, 25 set. (askanews) – La Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) di Strasburgo ha respinto come “manifestamente infondato” il ricorso presentato dal legale di Alfredo Cospito, contro l’applicazione del 41 bis al caso del 58enne militante anarchico insurrezionalista, e la compatibilità con il suo stato di salute minato da un lungo sciopero della fame durante il quale ha perso 35 chili. Cospito sta scontando una condanna a 23 anni di reclusione nel carcere di Sassari.
“Abbiamo sempre avuto ragione! Anche la Cedu riconosce la perdurante pericolosità di Cospito, la rete criminale e terroristica di appoggi esterni. La Corte ha aggiunto che Cospito promuoveva la lotta armata e incitava alla violenza contro le istituzioni dello Stato. Non basta lo sciopero della fame. Non ci siamo piegati! Abbiamo difeso il carcere duro. Nessuna tolleranza verso il terrorismo e verso chi predica la violenza anarco terroristica” ha commentato il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro (FdI), aggiungendo che “oggi si chiude con la vittoria della legalità non solo sul terrorismo anarchico ma anche sulla criminalità organizzata che, saldandosi con Cospito, voleva conseguire il risultato di scardinare il carcere duro. Difenderemo sempre carcere duro e ergastolo ostativo – ha concluso il sottosegretariio – per contrastare terrorismo interno e internazionale e criminalità organizzata”.