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venerdì, 26 Settembre, 2025
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Netanyahu parla all’Onu, molti leader lasciano la sala

Roma, 26 set. (askanews) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha inaugurato la sessione odierna all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con un discorso che arriva dopo giorni di intense critiche da parte di decine di leader mondiali sulla guerra di Israele a Gaza.

Molti delegati – centinaia secondo i cronisti presenti -hanno abbandonato la sala in segno di protesta mentre Netanyahu saliva sul palco, altri lo hanno fischiato. Il premier dello stato ebraico si è rivolto alle “famiglie dei nostri cari ostaggi che languiscono nelle segrete di Gaza”. Ha inoltre mostrato una mappa – una pratica comune durante i suoi discorsi all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite – di ciò che, a suo dire, mostrava “l’asse del terrore iraniano”.

Israele ha rimodellato il Medio Oriente, ha sottolineato Netanyahu, nel suo intervento all’Assemblea generale delle Nazioni Unite in cui ha elencato gli attacchi e le azioni militari del suo Paese. Il premier ha elogiato l’operazione israeliana che ha fatto esplodere i cercapersone in Libano, prendendo di mira i combattenti di Hezbollah. “Ricordate quei cercapersone, i cercapersone? Abbiamo chiamato Hezbollah e, credetemi, hanno recepito il messaggio”. Netanyahu ha attribuito a Israele il merito della caduta di Bashar al Assad in Siria e ha menzionato l’uccisione da parte di
Israele di Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah, di alti funzionari di Hamas, di leader Houthi e di scienziati iraniani.