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domenica, 28 Settembre, 2025
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Sciamanesimo e potere: la radice nascosta dell’imperialismo russo

Secondo l’analisi di Stefano Caprio (Asia News), la visione di Putin si fonda non solo sull’Ortodossia ma su un paganesimo sciamanico che alimenta la retorica imperiale e il linguaggio della paura.

Gli “oggetti volanti non identificati” che hanno interrotto il traffico aereo in vari Paesi europei — dalla Polonia alla Norvegia — non sono soltanto strumenti di guerra ibrida. «Sono segni di un immaginario che Mosca vuole imporre come forza oscura, capace di incutere timore e paralisi», scrive Stefano Caprio su Asia News. I droni anonimi diventano nuovi totem sospesi, simboli di un potere che si ammanta di magia e di suggestioni cosmiche.

L’orso, Šaman e i riti della caccia

Non è casuale che il partito del Cremlino si chiami “Russia Unita” e abbia come emblema l’orso siberiano, animale-totem delle popolazioni dell’Estremo Oriente russo. Caprio ricorda che «lo stesso Medvedev, il cui cognome significa ‘dell’orso’, funge da sacerdote laico dei rituali putiniani, maledicendo l’Occidente con linguaggio tribale e visionario». A questo universo appartiene anche il cantante Šaman, autore dell’inno Ja russkij! (“Io sono russo”), e la figura dello sciamano della Jacuzia Aleksandr Gabiščev, perseguitato per aver annunciato una marcia verso Mosca per scagliare una maledizione su Putin. Lo stesso presidente, con l’amico Šojgu, ama mostrarsi come cacciatore nelle steppe di Tuva: «il leader-totem che domina la natura e trasforma la caccia in rituale politico», annota Caprio.

Dalla Siberia all’Universo

Lo sciamanesimo, ammesso in Russia come “religione tradizionale minore” dopo l’Ortodossia, è oggi sostenuto persino in ambito tecnico-scientifico. «Nei manuali di aviazione e cosmonautica compaiono capitoli che esaltano l’esperienza sciamanica come ponte con l’Universo», osserva Caprio. Il festival Sajanskoe Koltso, tenuto quest’estate nel villaggio di Šušenskoe, celebra l’anello dei monti Sayan, legando la memoria dell’esilio di Lenin al culto dei totem naturali. Si crea così una continuità ideologica tra l’URSS e la Russia attuale: il mausoleo di Lenin a Mosca e i droni odierni sono due facce della stessa religione civile.

La paura come metodo

Secondo Caprio, Putin divide il mondo in due soli attori: Russia e America. «L’Europa non esiste — scrive —, può solo andare a fumare in corridoio mentre i grandi decidono». La paura, diffusa attraverso simboli arcaici e tecnologie militari, diventa lo strumento per tenere in scacco le società europee. Lo sciamanesimo politico funziona perché parla alle emozioni, costruendo un immaginario di forze oscure pronte a colpire. In questo intreccio tra religione ortodossa, caccia rituale e sciamanesimo popolare, Caprio individua «la radice nascosta dell’imperialismo russo».

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