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domenica, 28 Settembre, 2025
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L’asse dei droni, la Polonia sceglie Taiwan: no alla dipendenza dalla Cina

Il produttore taiwanese di droni Ahamani ha confermato che la domanda polacca è così robusta da giustificare l'apertura di un nuovo stabilimento in Europa.

Mentre la guerra infuria alle sue porte, la Polonia si è rivolta a un partner inaspettato, Taiwan, per rafforzare le sue difese aeree. In una mossa che segna un netto cambio di rotta rispetto al passato, Varsavia è diventata il principale acquirente di droni di Taiwan, assorbendo quasi il 60% delle esportazioni totali dell’isola in un anno.

Questa alleanza strategica, emersa in modo evidente dai dati che mostrano un’impennata delle esportazioni di droni taiwanesi verso la Polonia fino a 32 milioni di dollari solo quest’anno, è guidata da un obiettivo primario: allontanarsi dalla dipendenza dai componenti cinesi. Gli Stati Uniti, in confronto, si posizionano al secondo posto, con importazioni di circa 7 milioni di dollari nello stesso periodo.

Dopo l’invasione russa del 2022, i droni sono diventati strumenti indispensabili per le forze ucraine e i loro alleati. Anche perché sempre più spesso i droni russi sconfinano nello spazio aereo della NATO, inclusa la Polonia.

L’industria polacca decolla

Di fronte a questa minaccia, l’industria polacca dei droni ha reagito con una crescita esplosiva. WB Electronics, il principale produttore del paese, ha visto il suo fatturato annuale più che raddoppiare, raggiungendo quasi 3 miliardi di zloty (829 milioni di dollari) nel 2024. Oltre a fornire l’esercito polacco, l’azienda collabora strettamente con l’Ucraina, dove ha anche uno stabilimento produttivo.

Questa espansione ha aperto le porte a nuove partnership. Il produttore taiwanese di droni Ahamani ha confermato che la domanda polacca è così robusta da giustificare l’apertura di un nuovo stabilimento in Europa. 

Allo stesso tempo, anche le aziende polacche stanno consolidando i legami con Taiwan. Farada Group, un produttore di droni con ambizioni di espansione negli Stati Uniti, ha sostituito i componenti cinesi con quelli taiwanesi, ritenuti “equivalenti di alta qualità con una disponibilità simile” in grado di soddisfare i rigorosi standard di sicurezza americani.

Sinergia in un mondo diviso

Questa partnership, sostanzialmente, si basa su una sinergia di interessi e necessità. 

La vicinanza della Polonia all’Ucraina aggiunge poi un ulteriore strato di valore a questa relazione e dimostra come in un momento di crescenti tensioni geopolitiche Paesi con interessi simili si stiano unendo per forgiare una nuova via in un mondo sempre più diviso.