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lunedì, 29 Settembre, 2025
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A Fondazione ICA Milano tre giovani artisti in mostra

Milano, 29 set. (askanews) – Fondazione ICA Milano, diretta da Alberto Salvadori, presenta al pubblico per l’autunno 2025 tre progetti espositivi inediti dedicati agli artisti Oliver Osborne, Lewis Hammond e Isabella Costabile. Attraverso ricerche e sensibilit personali, ciascun artista affronta la propria relazione con l’arte, con la dimensione personale e il contesto storico e sociale.

Chiara Nuzzi, curatrice di Black Milk e co-curatrice insieme a Gabriella Rebello Kolandra di Whose is this?, racconta a Askanews l’intero progetto espositivo: “Per questa riapertura autunnale abbiamo deciso di presentare tre mostre personali dedicate al lavoro di artisti internazionali di giovani generazioni: Oliver Osborne dell’85, Lewis Hammond dell’87 e Isabella Costabile, un’artista italiana del ’91. Il fil rouge che tiene insieme queste tre mostre un po’ un’indagine mossa dagli artisti attraverso le loro pratiche rispetto a quale pu essere il ruolo dell’arte contemporanea oggi in un presente cos complesso, cos stratificato, cos critico.

In particolar modo ci troviamo ora al pian terreno all’interno della mostra Black Milk di Lewis Hammond, un’artista inglese di base a Berlino, che utilizza la pittura per esplorare i propri paesaggi interiori, le proprie instabilit sia emotive che pi sociali, pi collettive. Il tema quello della fede, della speranza: l’artista si interroga e ci interroga, in quanto spettatori, su come possa esistere al giorno d’oggi effettivamente ancora un senso di fede, un senso di speranza, sia individuale che collettivo. Ci sono diversi riferimenti al mondo religioso cristiano-cattolico: ci sono delle immagini iconografiche che riprendono l’iconografia dell’arte antica e che lui trasporta all’interno del suo lessico visivo pittorico: tendenzialmente sono quasi sempre figure individuali, ma ci sono anche dei momenti pi corali, delle immagini collettive a testimoniare una direzione di ritrovamento di questo senso di fede proprio attraverso la collettivit.

Per quanto riguarda la mostra Whose is this? di Isabella Costabile allestita nella Project Room, raccoglie cinque opere realizzate prevalentemente tra il 2025 e il 2024 appositamente per la mostra. Utilizzano un linguaggio pi essenziale, quasi chirurgico rispetto alle composizioni realizzate in precedenza dall’artista. Le opere anteriori alla mostra sono un assemblaggio di oggetti diversi fino a formare delle nuove figure degli esseri antropomorfi con degli elementi quasi alieni. In questo caso vediamo che le figure, le creature, sono pi essenziali. Riusciamo facilmente a riconoscere quali sono gli oggetti che le hanno composte. Eppure c’ anche un elemento molto autobiografico, poich appunto sono tendenzialmente oggetti che l’artista ha recuperato da garage di famiglia o nella sua citt. Poi l’artista si interroga su qual il senso di avere una pratica artistica oggi e riprende proprio il titolo: di chi sono questi oggetti dopo che sono stati alterati dall’artista? E c’ un’interrogarsi sull’autorialit e sulla propriet dell’opera”.

La terza mostra al piano superiore della sede di ICA Milano The Sleeping Guard di Oliver Osborne, la sua prima personale in un’istituzione italiana, a cura di Alberto Salvadori. Osborne esplora ci che la pittura ancora in grado di comunicare nell’era digitale. I suoi lavori intrecciano riferimenti alla storia dell’arte, alla narrazione personale e al contesto locale milanese. Come racconta lo stesso Osborne: “In questo momento digitale c’ moltissimo che riguarda la simultaneit, l’essere in pi spazi o tempi allo stesso tempo, tanto che una sorta di dislocazione psicologica ha iniziato a influenzare molti pittori. In questo senso, includere i miei figli nel lavoro mi sembra urgente. Tornare continuamente agli stessi soggetti crea, per me, le condizioni per l’inaspettato, costringendomi ad andare oltre ci che gi riconosco. una sorta di creativit attraverso la pazienza”.

The Sleeping Guard di Oliver Osborne realizzata con il sostegno della galleria GI MARCONI di Milano, Black Milk di Lewis Hammond con il sostegno della Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo e delle gallerie Arcadia Missa and 47 Canal e Whose is this? di Isabella Costabile grazie al supporto della galleria le vite di Milano. ICA Milano ringrazia Banca Intesa Sanpaolo main sponsor, Eni main partner e Valsoia per il supporto alla programmazione e alle attivit.