New York, 29 set. (askanews) – Il presidente Trump ha accolto il presidente israeliano Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca. Sul tavolo dei due leader un piano in 21 punti, ideato dal presidente americano, per porre fine alla guerra a Gaza tra Israele e Hamas.
Rincorsi dalle domande sul piano per la soluzione della guerra tra Israele e Hamas, entrambi i leader hanno fatto il segno del pollice in su, ai giornalisti che li attendevano sulla porta della Casa Bianca.
E rispondendo ai cronisti che lo incalzavano, mentre sulla soglia della Casa Bianca salutava il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, il presidente Trump ha detto: “Sono molto fiducioso”.
Il piano in 21 punti dell’amministrazione Trump per porre fine alla guerra a Gaza prevede un cessate il fuoco immediato a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi entro 48 ore. In cambio ci sarà un ritiro graduale delle truppe israeliane da Gaza, con l’obiettivo di un cessate il fuoco permanente. Ad averlo riferito è NBC News in contatto con fonti che hanno lavorato al piano.
Le fonti non sanno se Hamas ha già visto il piano, che è stato presentato ai leader di Qatar, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Egitto, Turchia, Pakistan e Indonesia, ricevendone un’accoglienza positiva.
La tempistica per il completo ritiro delle Forze di Difesa Israeliane da Gaza non è stata specificata, ma sarà legata alla creazione di una forza di stabilizzazione composta da truppe degli stati arabi che garantirebbero la sicurezza della Striscia di Gaza.
Per quanto riguarda il governo della Striscia, il piano prevede due livelli: un organismo internazionale e un comitato palestinese. Il primo avrà potere di supervisione sul secondo, mentre non è chiaro il ruolo dell’Autorità Palestinese. Hamas, invece, dovrà deporre le armi e non svolgere alcun ruolo nella governance di Gaza.
Gli aiuti umanitari, torneranno ad essere gestiti dalle Nazioni Unite, mentre il ruolo della Gaza Humanitarian Foundation, fondata dai governi degli Stati Uniti e di Israele, è ancora sospeso.