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mercoledì, 1 Ottobre, 2025
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Navi e droni israeliani circondano la Flotilla che continua la missione verso Gaza

Roma, 1 ott. (askanews) – Dopo essere entrata nella “zona ad alto rischio”, a meno di 150 miglia nautiche da Gaza, la Global Sumud Flotilla (GSF) ha riferito di aver avuto il suo “primo incontro” con navi della Marina israeliana, che hanno circondato la “barca di testa della flotta per circa sei minuti” disattivandone a distanza i sistemi di comunicazione.

“Abbiamo avuto una notte insonne, abbiamo avuto una visita dall’Iof (Forze occupazione israele, ndr) – racconta un attivista tedesco in un video postato su X – sono venuti con una grande nave militare e altri motoscafi più piccoli, sono venuti molto vicini alle nostre imbarcazioni e a tratti hanno paralizzato i nostri sistemi di comunicazione e poi se ne sono andati. Ora è spuntato il sole e ci dirigiamo a Gaza!”.

“É stata una notte turbolenta, ma tiriamo dritti verso Gaza. Delle navi ci hanno circondato, tutta la flotilla, era notte, non si capiva. L’unica cosa che potevamo sentire era la radio e le barche che si tenevano in comunicazione. Quella principale, la Alma, è stata circondata, ci sono stati dei danni, assieme alla seconda barca che avremmo dovuto seguire, la Sirius, ma poi hanno fatto delle valutazioni e siamo ripartiti. Stiamo andando avanti”: così Barbara Schiavulli, giornalista di guerra e direttrice di Radio Bullets, racconta in un video postato sul profilo Instagram della Global Sumud Flotilla, la nottata dopo l’ingresso nell’area ad alto rischio, a meno di 150 miglia nautiche da Gaza.

“Ovviamente le navi militari, adesso con il sole, come vedono noi, le vedremo anche noi, è questione di poco tempo”, ha aggiunto la giornalista e scrittrice, che aggiunge di “essere rimasta senza telefono e quindi le mie comunicazioni saranno molto più brevi”.

(in foto frame delle immagini trasmesse in diretta dalla Flotilla in navigazione)