Roma, 2 ott. (askanews) – Gli attivisti a bordo della Global Sumud Flotilla sono stati oggetto di un “rapimento illegale, in violazione diretta del diritto internazionale e dei diritti umani fondamentali” da parte delle forze di Israele. Lo afferma un comunicato della flottiglia, che fa il punto sulla situazione dopo gli abbordaggi della notte proseguiti stamattina.
“Dopo che le forze navali dell’occupazione israeliana hanno illegalmente intercettato le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla – un convoglio pacifico e non violento che trasportava cibo, latte in polvere per neonati, medicine e volontari provenienti da 47 Paesi verso Gaza – centinaia di partecipanti sono stati rapiti e sarebbero stati portati a bordo della grande nave da guerra MSC Johannesburg”, accusa la JSF.
“Ciò è avvenuto dopo che sono stati attaccati con cannoni ad acqua, cosparsi di acqua chimica maleodorante (“skunk water”) e sottoposti a un sistematico disturbo delle comunicazioni, in ulteriori atti di aggressione contro civili disarmati”, continua il comunicato. “Inoltre, secondo quanto riferito, diverse barche sarebbero state fermate da una sorta di barriera a catena in acque internazionali, dove Israele non ha alcuna giurisdizione, così come non ha giurisdizione sulle acque e sulla costa di Gaza, aggravando i crimini di guerra e il blocco illegale portato avanti da Israele”, ha accusato ancora la flottiglia.
Gli avvocati di Adalah, che rappresentano i partecipanti della flottiglia davanti alle autorità israeliane, “hanno ricevuto aggiornamenti minimi e non sono stati informati se i circa 443 volontari della flottiglia, sequestrati con la forza dalle loro imbarcazioni, arriveranno ad Ashdod, dove si prevede vengano trattenuti sotto detenzione illegale”. Si tratta “di un rapimento illegale, in violazione diretta del diritto internazionale e dei diritti umani fondamentali”, perché “intercettare navi umanitarie in acque internazionali costituisce un crimine di guerra; negare l’accesso a un’assistenza legale e nascondere la sorte di chi è stato sequestrato aggrava ulteriormente tale crimine”.
La flottiglia fa appello ai “governi, leader mondiali e istituzioni internazionali” affinché “intervengano immediatamente per ottenere informazioni sui partecipanti scomparsi, garantirne la sicurezza ed esigerne l’immediato rilascio”. L’impegno della GSF resta quello di “rompere l’assedio illegale di Israele e porre fine al genocidio in corso contro il popolo palestinese. Ogni atto di repressione contro la nostra flottiglia, ogni escalation di violenza a Gaza e ogni tentativo di soffocare le azioni di solidarietà rafforzano soltanto la nostra determinazione”.
Resta poco chiara la situazione della nave Mikeno, che al tracker appare aver raggiunto le acque prospicienti a Gaza, circostanza negata da Israele: “La Mikeno, battente bandiera francese, potrebbe aver fatto ingresso nelle acque territoriali palestinesi secondo i dati AIS, ma resta fuori contatto”.
Erano 47 le navi della Global Sumud FLotilla, che è stata oggetto di un blocco e di abbordaggi israeliani. Di seguito, una lista delle imbarcazioni fornita dalla GSF.
Imbarcazioni confermate come intercettate: – Free Willy (bandiera polacca) – Captain Nikos (bandiera polacca) – Florida (bandiera polacca) – All In (bandiera francese) – Karma – Oxygono (bandiera polacca) – Mohammad Bhar (bandiera olandese) – Jeannot (bandiera spagnola) – Seulle (bandiera polacca) – Hio (bandiera polacca) – Morgana (bandiera italiana) – Otaria (bandiera italiana) – Grande Blu (bandiera polacca) – Deir Yassine (bandiera algerina) – Huga (bandiera polacca) – Aurora (bandiera italiana) – Yulara (bandiera spagnola) – Spectre (bandiera spagnola) – Adara (bandiera spagnola) – Alma (bandiera britannica) – Sirius (bandiera britannica)(Segue) Imbarcazioni non più rilevate, si presume intercettate: – MiaMia (bandiera italiana) – Vangleis (bandiera polacca) – Pavlos (bandiera polacca) – Wahoo (bandiera polacca) – Inana (bandiera britannica) – Maria (bandiera italiana) – Alakatalla (bandiera italiana) – Meteque (bandiera italiana) – Mango (bandiera polacca) – Adagio (bandiera spagnola) – Ahed Tamimi (bandiera polacca) – Australe (bandiera polacca) – Amsterdam (bandiera olandese) – Ohwayla (bandiera britannica) – Selvaggia (bandiera italiana) – Catalina (bandiera tedesca) – Estrella (bandiera spagnola) – Fair Lady (bandiera italiana) Le autorità e le organizzazioni che seguono la flottiglia parlano di centinaia di volontari provenienti da quasi 50 Paesi, la cui sorte resta incerta dopo l’operazione navale. La Global Sumud Flotilla, secondo le dichiarazioni degli organizzatori, trasportava generi alimentari, latte in polvere, medicinali e attivisti con l’obiettivo dichiarato di rompere il blocco di Gaza.
Nella lista non è compresa la “Mikeno, battente bandiera francese”, che “potrebbe aver fatto ingresso nelle acque territoriali palestinesi secondo i dati AIS, ma resta fuori contatto”.