In questa fase storica, le tecnologie emergenti, il metaverso, le reti neurali artificiali, una nuova psicologia sociale della cognizione e delle neuroscienze della percezione, ci inducono a riflettere sull’importanza di un fenomeno culturale sempre più avanzato: il cyberpunk.
Essere oggi cyberpunk che cosa significa? Il cyberpunk è un movimento culturale affascinante che ha avuto un impatto significativo sulla letteratura, sul cinema, sulla musica e sulla cultura.
Inquadramento
Per inquadrare il cyberpunk sicuramente dovremmo scavare nella sua definizione e nelle sue origini, nel suo contesto storico e culturale anni ’80, nel suo impatto sociale con William Gibson, Bruce Sterling e opere letterarie come Neuromante e Snow Crash. Oppure film come Blade Runner e il più ultra futuristico di tutti Ghost in the Shell.
L’impatto culturale del cyberpunk ci riporta direttamente alle influenze sulle tecnologie e sulla società tra critiche e controversie intorno al fenomeno culturale e alla sua attualità sempre più “meta-cyberpunk”.
Origini del termine
Nel 1980, l’autore di fantascienza Bruce Bethke coniò il termine “cyberpunk” per descrivere un nuovo genere di narrativa che esplorava le intersezioni tra tecnologia, società e umanità. Da allora, il fenomeno/movimento cyberpunk si è evoluto in una corrente culturale che ha influenzato letteratura, cinema, musica, moda e tecnologia e il “nuovo sociale post-industriale” di città degradate del futuro.
Il cyberpunk emerse negli anni ’80, un periodo di grande cambiamento tecnologico e sociale. L’avvento dei personal computer, la nascita di Internet e la crescita della globalizzazione crearono un senso di disorientamento e di incertezza. Il cyberpunk rifletteva queste ansie, esplorando temi come la perdita di identità, la sorveglianza e il controllo.
La letteratura
La letteratura cyberpunk è caratterizzata da opere come Neuromante (1984) di William Gibson, Snow Crash (1992) di Neal Stephenson e Schismatrix (1985) di Bruce Sterling. Questi autori esplorarono temi come la realtà virtuale, l’intelligenza artificiale e la cibernetica, creando mondi immaginari che riflettevano le paure e le speranze della società.
Cinema e televisione
Anche il cinema e la televisione hanno giocato un ruolo importante nella diffusione del fenomeno cyberpunk. Film come Blade Runner (1982) di Ridley Scott, Akira (1988) di Katsuhiro Otomo e Ghost in the Shell (1995) di Mamoru Oshii hanno esplorato temi come la natura dell’umanità, la tecnologia e la società.
Serie TV come Westworld (2016) e Black Mirror (2011) hanno continuato a esplorare questi temi, riflettendo le ansie e le paure della società contemporanea in una “profetica attualità sociale del dissenso”.
Musica e moda
Ovviamente anche la musica e la moda hanno risentito del cyberpunk. Generi musicali come il synthwave e l’industrial hanno creato un’atmosfera sonora che rifletteva le ansie e le paure della società.
Stili di moda come il “cyber fashion” e lo “steampunk” hanno esplorato temi come la tecnologia e la natura, creando un’estetica che rifletteva le contraddizioni della società contemporanea.
Attualità e impatto sociale
Il cyberpunk inoltre ha avuto un impatto notevole sulla tecnologia, sulla società e sulla politica, riflettendo timori, allenando speranze ma anche aprendo riflessioni profonde sull’aumento delle disuguaglianze sociali e sulla transizione ambientale, tra periferie industriali abbandonate e “algoritmi irresponsabili” (reti neurali artificiali metamorfizzati).
Il cyberpunk è dissenso ma anche senso di impegno permanente dinanzi a ipotetici scenari futuri nei quali l’umanità rischia di deragliare verso l’ignoto.