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venerdì, 3 Ottobre, 2025
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Protezione vulnerabili in zone guerra, Sessa (Sioi): priorità assoluta

Roma, 3 ott. (askanews) – La protezione internazionale delle persone vulnerabili nei conflitti armati è stata al centro della conferenza promossa oggi dalla Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale nella Sala del Refettorio di Palazzo Venezia. Un tema particolarmente urgente che è stato affrontato nel corso della mattinata con gli interventi, tra gli altri, del Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, del Presidente della SIOI, Riccardo Sessa, e dei partecipanti alle tre sessioni tematiche in cui si sono articolati i lavori, dedicate rispettivamente alle persone con disabilità, alle donne vittime di violenza e ai minori.

I dati illustrati oggi danno conto della gravità della situazione. Le stime del rapporto UNICEF 2024 parlano di più di 473 milioni di bambini, oltre 1 su 6 a livello globale, che vivono in aree colpite dal conflitto. La guerra è particolarmente crudele anche nei confronti delle donne: in Ucraina i livelli di violenza domestica sono aumentati del 185%, mentre a Gaza le stime di UN Women parlano di oltre 28.000 donne, ragazze e bambine uccise in quasi due anni di conflitto, quasi il 33% di tutte le vittime palestinesi registrate.

“L’Italia è impegnata a promuovere i diritti umani – ha dichiarato il Ministro Alessandra Locatelli – che significano innanzitutto inclusione, valorizzazione dei talenti e dignità della vita. Dignità che va difesa nei conflitti, ma anche costruita nella quotidianità, attraverso percorsi che pongano sempre al centro la persona, anche nelle situazioni più complesse. In questo quadro si inserisce la collaborazione con la Croce Rossa Italiana e l’attuazione della Carta di Solfagnano adottata dal G7, che per la prima volta ha posto al centro la disabilità, con particolare attenzione alla tutela delle persone nei conflitti armati e ambientali.”.

“La protezione e la tutela delle persone vulnerabili nei conflitti armati con la piena applicazione del diritto internazionale umanitario – ha detto il Presidente della SIOI Riccardo Sessa – deve essere una priorità assoluta, soprattutto perché coloro che sono coinvolti non hanno i mezzi per difendersi, e questo rende ancora più urgente la responsabilità della comunità globale e delle parti in conflitto di garantire loro sicurezza e assistenza”.