Roma, 5 ott. (askanews) – “Hanno trascinato la piccola Greta (Thunberg) per i capelli davanti ai nostri occhi, l’hanno picchiata e costretta a baciare la bandiera israeliana. Le hanno fatto cose inimmaginabili, come monito per gli altri”. Lo ha dichiarato Ersin Celik, giornalista e attivista turco a bordo della Sumud Global Flotilla diretta a Gaza. Confermando i maltrattamenti subiti dalla giovane attivista svedese, su cui erano già sabato emerse indiscrezioni.
Arrestato insieme ai 437 attivisti, parlamentari e avvocati che facevano parte della flottiglia – una coalizione di oltre 40 navi che trasportavano aiuti umanitari con l’obiettivo di rompere il blocco marittimo su Gaza – anche lui, come molti altri attivisti rilasciati dopo una breve detenzione nello stato ebraico, ha descritto le angherie e i duri trattamenti subiti dagli israeliani.
E secondo gli attivisti, la più colpita è stata proprio Greta Thunberg. Quest’ultima stessa ha descritto i duri trattamenti subiti, secondo un funzionario svedese che ha visitato lei e altri otto svedesi reclusi. La donna di 22 anni “ha riferito di disidratazione. Non le è stata data acqua e cibo a sufficienza. Ha anche riferito di aver sviluppato eruzioni cutanee che sospetta siano state causate dalle cimici”, ha dichiarato il ministero degli Esteri svedese in un’e-mail ai suoi parenti, visionata dal Guardian. L’attivista ha anche “parlato di trattamenti duri e ha affermato di essere rimasta seduta per lunghi periodi su superfici dure”.
Lorenzo D’Agostino, giornalista e attivista italiano, ha dichiarato, dopo essere stato trasferito a Istanbul, che Greta Thunberg è stata “avvolta nella bandiera israeliana e portata in giro come un trofeo”. Un’altra detenuta avrebbe riferito a un’altra ambasciata di aver visto l’attivista svedese costretta a reggere bandiere – la cui nazionalità non è stata specificata – mentre era fotografata. Greta Thunberg, per questo, si è chiesta se fossero state diffuse sue foto.
Lo stesso trattamento avrebbe riguardato un altro membro della flottiglia, secondo il quotidiano britannico, che sostiene che queste accuse siano state confermate da almeno altri due membri della flottiglia.
Il team legale italiano della flottiglia ha affermato che i detenuti sono stati lasciati senza cibo né acqua per ore, fatta eccezione per un “pacchetto di patatine consegnato a Greta (Thunberg) e mostrato alle telecamere”.
L’ambasciata israeliana in Svezia ha respinto le accuse di maltrattamenti, definendole “totali bugie”. A “tutti i detenuti coinvolti nella provocazione Hamas-Sumud è stato concesso accesso ad acqua, cibo e servizi igienici; non è stato negato loro l’accesso a un avvocato e tutti i loro diritti legali, incluso l’accesso alle cure mediche, sono stati pienamente rispettati”. La sede diplomatica ha aggiunto: “Israele è e rimarrà uno stato di diritto, impegnato a tutelare i diritti e la dignità di tutti gli individui in conformità con gli standard internazionali”.