Città del Vaticano, 6 ott. (askanews) – “Corresponsabilità”, e, quindi, “responsabilità condivisa”, da parte delle Istituzioni curiali anche nelle “attività di investimento finanziario della Santa Sede”, non solo circoscritte alla cerchia dello Ior. A chiederlo é Papa Leone che in una Lettera apostolica in forma di “Motu proprio”, pubblicato oggi, ridisegna sulla strada della riforma voluta da Papa Francesco con la Costituzione Apostolica ‘Praedicate Evangelium’, anche l’ambito della finanza dell Santa Sede.
Prorio questa riforma, si afferma infatti nel documento papale, “richiede che siano consolidate le disposizioni succedutesi nel tempo e siano ben definiti i ruoli e le competenze di ciascuna Istituzione, rendendo possibile la convergenza di tutti in una dinamica di mutua collaborazione”.
Da qui il Papa stabilisce, nel suo documento, che il Rescriptum, intitolato “Istruzione sull’Amministrazione e gestione delle attività finanziarie e della liquidità della Santa Sede e delle Istituzioni collegate con la Santa Sede”, del 23 agosto 2022, è abrogato, che le “attività di investimento finanziario della Santa Sede, che sono dedicate all’uso proprio e realizzate in conformità con l’art. 219 della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, devono essere conformi alle disposizioni stabilite dal Comitato per gli investimenti, nel rispetto della Politica di investimento approvata”. Ed infimne che, si legge nel Motu proprio: “nel determinare le attività di investimento finanziario della Santa Sede, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica generalmente fa effettivo uso della struttura organizzativa interna dell’Istituto per le Opere di Religione, a meno che gli organi competenti, come stabilito dagli statuti del Comitato per gli Investimenti, non ritengano più efficiente o conveniente il ricorso a intermediari finanziari stabiliti in altri Stati”.