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mercoledì, 8 Ottobre, 2025
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“La Giustizia Raccontata”: le sfide dell’avvocato

Roma, 7 ott. (askanews) – Un prestigioso parterre istituzionale, politico e culturale si riunito a Roma per confrontarsi sul ruolo cruciale dell’Avvocatura nell’Italia contemporanea. Luned 6 ottobre la suggestiva Sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” ha ospitato l’evento “La giustizia raccontata – Le sfide dell’avvocato tra presente e futuro”. La discussione ha preso spunto anche dalle riflessioni offerte dagli autori dell’omonimo volume, Luca Ponti e Luca De Pauli, che hanno portato la loro visione sul ruolo dell’Avvocato nella societ attuale. Abbiamo parlato con l’Avvocato Luca Ponti, autore del libro “La giustizia raccontata – Le sfide dell’avvocato tra presente e futuro”:

“Le sfide sono tante, io ritengo che siano multiculturali, ci sar la necessit che l’avvocato si doti di nuove competenze in materie sconosciute e esca dalla stretta conoscenza tecnica per accedere anche a forme di comunicazione, di empatia che richiederanno doti diverse”.

Un pomeriggio di alto profilo dedicato al cuore pulsante del sistema legale italiano. L’incontro si rivelato una preziosa occasione di confronto e dialogo, animata da figure autorevoli del mondo giudiziario, istituzionale, politico e culturale. poi intervenuto l’Avvocato Luca De Pauli, autore del libro “La giustizia raccontata – Le sfide dell’avvocato tra presente e futuro”:

“La cosa pi importante l’empatia. L’empatia quello che contraddistingue l’avvocato e quello che far s che questa professione sar sempre una professione umana, mai una professione meccanica, mai una professione gestita da strumenti tecnologici spinti. L’avvocatura umanit, l’avvocatura fantasia, l’avvocatura intelligenza, ma non l’intelligenza artificiale, l’intelligenza naturale”.

La complessa professione di Avvocato stata raccontata attraverso esperienze dirette e testimonianze che ne hanno tracciato il percorso storico, il ruolo attuale e le prospettive future. Momenti di riflessione condivisa hanno accompagnato l’analisi sull’evoluzione del sistema giudiziario italiano, offrendo una visione ampia e articolata.

“Sulla centralit del ruolo dell’avvocato ho gi detto il rammarico di non averlo potuto inserire in Costituzione, la speranza che questo avvenga entro le fine della legislatura e il fatto che l’avvocato deve avere un’assoluta parit formale e sostanziale con il pubblico ministero, ci dovuto sia alla riforma del codice Vassalli degli anni 1988 1989, l’introduzione dell’articolo 111 della Costituzione e adesso auspichiamo il referendum sulla separazione delle carriere”. Queste le parole del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

Nel corso del pomeriggio, un parterre d’eccezione si alternato al tavolo dei relatori, portando punti di vista complementari sull’avvocatura e sulle sue interazioni con i poteri legislativo ed esecutivo, a testimonianza di un dialogo corale capace di intrecciare politica, cultura e giustizia.