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mercoledì, 8 Ottobre, 2025
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Le forze israeliane intercettano le navi della Freedom Flotilla

Roma, 8 ott. (askanews) – Le forze israeliane hanno intercettato e abbordato poco prima dell’alba, a circa 120 miglia nautiche (220 chilometri) dalle coste della Striscia di Gaza, la nave ammiraglia della Freedom Flotilla Coalition (Ffc), Conscience, e le altre otto imbarcazioni della Thousand Madleens to Gaza (Tmtg) che erano salpate a fine settembre alla volta dell’enclave palestinese con a bordo oltre 150 persone, tra medici, infermieri, giornalisti e attivisti, e aiuti medici a alimentari per un valore di oltre 110.000 dollari.

“Israele non ha l’autorità legale per detenere volontari internazionali a bordo di queste navi – ha denunciato David Heap, del Comitato direttivo della Freedom Flotilla Coalition – questo sequestro viola palesemente il diritto internazionale e gli ordini vincolanti della Corte internazionale di giustizia che chiedono un accesso umanitario senza ostacoli a Gaza. I nostri volontari non sono soggetti alla giurisdizione israeliana e non possono essere perseguiti per voler consegnare aiuti o contestare un blocco illegale. La loro detenzione è arbitraria, illegale e deve cessare immediatamente”.

In una nota, la Freedom Flotilla Coalition ricorda che l’abbordaggio arriva una settimana dopo quello attuato contro le oltre 40 imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, avvenuto a circa 70 miglia dalle coste di Gaza, con il sequestro di oltre 450 attivisti, e dopo quello delle navi Handala e Madleen.

Nella nota viene anche ricordato “l’attacco messo a segno da Israele con un drone contro la ‘Conscience’ in acque europee all’inizio di quest’anno, che ha lasciato la nave fuori uso e in fiamme”.

“Questi ripetuti attacchi contro civili disarmati dimostrano la deliberata escalation di Israele e il totale fallimento dei governi nel far rispettare il diritto internazionale”, ha denunciato ancora la Freedom Flotilla, chiedendo “la fine del blocco illegale e mortale di Gaza da parte di Israele; la fine del genocidio di Gaza da parte di Israele; l’immediato rilascio di tutti i volontari rapiti; l’immediata consegna deglo aiuti umanitari direttamente ai palestinesi, indipendentemente dal controllo israeliano; e la piena responsabilità per gli attacchi militari alle imbarcazioni della Flotilla”.

Israele da parte sua ha annunciato che “un altro futile tentativo di violare il blocco navale legale e di entrare in una zona di combattimento si è concluso in un nulla di fatto”. Le navi e i passeggeri saranno trasferiti in un porto israeliano – ha fatto sapere il ministero degli Esteri su X – tutti i passeggeri stanno bene e al sicuro. I passeggeri dovrebbero essere espulsi in tempi rapidi”.

(nella foto dal sito della Freedom Flotilla una delle navi intercettate dalle forze israeliane)