Milano, 8 ott. (askanews) – C’è tutto Damiano, ma non ci sono i Maneskin, chi pensava di assistere a un mix di brani suoi e della sua ex band si sbagliava di grosso. Damiano David è andato in scena a Milano davanti a un Forum, più gremito che mai, per la prima data italiana del suo world tour fatto di 34 date che conta già sold out in tutte le date in Europa, Australia e Sud America.
“L’Italia è l’unico posto che mi fa aura, ma la faccio un po’ sotto perchè ci tengo a fare bella figura” ha detto ringraziando il pubblico di Milano che ha riempito tutti i posti disponibili.
Il concerto è iniziato alle 21 spaccate, un’ora e mezza di ottima musica tratta dai suoi lavori solista, con qualche spazio alle cover che Damiano ha sempre amato fare. Poi si è rivolto direttamente ai giornalisti presenti al Forum ma anche al suo pubblico per spiegare quello che ha vissuto e che sta vivendo.
“Questo è per me un momento molto importante nello show perché ho provato a dividere tutto in tre grandi parti. L’inizi rappresenta la mia vita e la vita negli ultimi dieci anni. Tutto è stato gigantesco, velocissimo e super emozionante. E per tantissimo tempo è stata la parte più bella che la vita volesse darmi. Poi sono cresciuto, un giorno qualcosa si è rotto dentro di me, sentivo di non essere capito in ciò che volevo trasmettere” ha raccontato Damiano che poi ha spiegato le ragioni dello stop con i Maneskin. “Questo non ha niente a che fare, voglio specificare, con gli altri componenti della band. Era una cosa solo mia. E dunque per risolverlo non c’era altra possibilità che fare qualcosa da solo, non perché l’amore fosse finito o ci odiassimo, ma semplicemente perché il problema era mio e me lo dovevo risolvere io. E quindi ho scritto questo disco che mi ha fatto capire che il motivo per cui ero triste era perché la mia vita era perfetta, ma solo apparentemente- a aggiunto. – Non era la mia idea di perfezione, era l’idea di qualcun altro. E non c’entravano nulla gli altri componenti della band o di chi mi stava intorno, era forse del me più giovane e meno maturo che non aveva nessuna cazzo di idea di quello che volesse fare nella vita. Non ce l’ho nemmeno adesso, ho 26 anni”.
Infine ha voluto raccontare il momento straordinario che sta vivendo: “Sto provando cose. A me piace dire che la mia seconda vita è iniziata dopo questo disco, perché ho capito davvero tante tante cose. E adesso davvero la mia vita, è qualcosa di molto vicino alla mia idea di perfezione”.
Special guest della serata di ieri a Milano è stato Cesare Cremonini, che a sorpresa è salito sul palco e ha duettato con Damiano sulle note di “La nuova stella di Broadway”.
Sabato 11 e domenica 12 ottobre la doppia tappa al Palazzo dello Sport nella sua Roma il gran finale della Leg Europea. Damiano sta dimostrando ancora una volta il suo talento vocale e il suo inconfondibile carisma.