Milano, 10 ott. (askanews) – “Avrei dovuto incontrare il presidente Xi tra due settimane, all’Apec, in Corea del Sud, ma ora sembra non esserci motivo per farlo”, così ha scritto il presidente americano Donald Trump in un lungo post su Truth Social, dove lamenta le ostilità commerciali della Cina soprattutto nel campo delle terre rare.
Giovedì, la Cina ha annunciato nuove restrizioni sui materiali a base di terre rare, specificando in particolare che le licenze relative a determinati tipi di chip saranno concesse caso per caso.”Non è possibile che alla Cina venga permesso di tenere il mondo ‘prigioniero’, ma questo sembra essere stato il loro piano per un bel po’ di tempo”, così il presidente Trump ha commentato in un lungo post su Truth social la decisione della Cina di imporre controlli sull’esportazione di prodotti che contengono terre rare. Trump ha accusato Pechino di aver “silenziosamente ammassato in una sorta di posizione di monopolio” sia i magneti, sia le terre rare, in “una mossa piuttosto sinistra e ostile”.
Il presidente Usa ha poi aggiunto che “gli Stati Uniti hanno posizioni di monopolio molto più forti e di più ampia portata di quelle della Cina”, ma che lui ha scelto di non usarle, aggiungendo un minaccioso “FINO AD ORA!”. E “una delle politiche che stiamo valutando in questo momento è un massiccio aumento dei dazi sui prodotti cinesi in arrivo negli Stati Uniti d’America”, ha scritto il presidente americano Donald Trump su Truth Social. Trump nel post ha spiegato che molti alleati Usa hanno ricevuto lettere da Pechino dove viene spiegata questa nuova politica e tutti sono “estremamente arrabbiati per questa grande ostilità commerciale, nata dal nulla”. Trump ha minacciato che “A seconda di ciò che la Cina dirà sull'”ordine” ostile che ha appena emanato, sarò costretto, come Presidente degli Stati Uniti d’America, a contrastare finanziariamente la loro mossa” e ha aggiunto: “Non avrei mai pensato che si sarebbe arrivati a questo, ma forse, come per tutte le cose, è giunto il momento”. Inoltre “le lettere cinesi erano particolarmente inappropriate in quanto questo era il Giorno in cui, dopo tremila anni di caos e combattimenti, è stata raggiunta la PACE IN MEDIO ORIENTE”, ha scritto il presidente Trump su Truth social. Il presidente Usa, particolarmente irritato per la tempistica, ha aggiunto: “Mi chiedo se questa coincidenza temporale non sia stata casuale?”.
Scintille che hanno subito affossato i mercati. Brusco calo nel finale per le Borse europee, a Piazza Affari il Ftse Mib perde l’1,7% in linea con gli altri principali listini del continente: Francoforte -1,53%, Londra -0,92%, Parigi -1,53%, Amsterdam -1,87%, Madrid -0,76%. Ad appesantire i mercati le minacce di Donald Trump contro la Cina, arrivate poco prima della chiusura dei mercati europei. I timori di una nuova ondata della guerra commerciale spaventano gli operatori anche a New York con il Dow Jones che lascia l’1% e il Nasdaq che scivola del 2,19% dopo il post del numero uno della Casa Bianca.
A Milano spiccano i titoli energetici, guidati da Italgas +1,36%. Bene anche Snam +0,86%, Enel +0,75% e Terna +0,71%. In difficoltà Stellantis che affonda -7,27%. Male anche Tenaris -5,22% e Leonardo -4,65%, seguita a ruota da Cucinelli -4,49%. Tra gli istituti di credito, Banco Bpm lascia sul parterre più del 2% dopo che si sono spenti nel corso della giornata i rumors circa un interesse di Piazza Meda su Banca d’Asti.
In Europa l’Euro Stoxx 50 risente dell’andamento generale del mercato e lascia l’1,75%. In deciso calo i chip di Asml Holding -4,22%, così come quelli di Infineon -3,32%. Male anche Prosus -4,2% e il lusso con Hermes -2,69% e Ferrari che perde il 2,77% dopo il tonfo di ieri. Avanti Ahold Delhaize +0,99% e Iberdrola +0,61%.