Roma, 12 ott. (askanews) – “In Italia, ogni giorno, si continua a perdere la vita sul luogo di lavoro: il numero di decessi e infortuni resta tragicamente alto, anche in raffronto con quello che accade nel resto dell’Unione Europea. Ciascuna vittima è un volto a cui occorre dare voce. Dietro ognuna ci sono persone, famiglie, storie interrotte che non devono essere dimenticate”. E’ quanto scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della 75ª Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, in una lettera inviata al presidente dell’Anmil Antonio Di Bella, nella quale rinnova il suo appello e il suo monito per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Serve, dunque, rilancia Mattarella, un “impegno collettivo” “affinché dal dolore nasca una nuova consapevolezza: la volontà comune di costruire luoghi di lavoro più sicuri, dove la vita e la dignità di ogni lavoratore siano sempre al primo posto”. “La sicurezza sul lavoro è un diritto inalienabile, un investimento sul valore dell’essere umano, sul significato profondo del lavoro e sulla qualità della vita – osserva il Capo dello Stato -. Con questo spirito, ricordo le vittime e rinnovo la vicinanza della Repubblica alle loro famiglie”.
“Nell’esprimere gratitudine all’Anmil per il suo impegno costante, anche a favore dell’inclusione lavorativa e sociale di chi ha subito un infortunio sul lavoro o una malattia professionale, formulo a tutti i partecipanti i miei più sentiti auguri affinché questa giornata contribuisca a rafforzare una cultura della prevenzione che protegga la vita”, conclude Mattarella.