Roma, 16 ott. (askanews) – Le autorità israeliane hanno identificato i corpi dei due ostaggi deceduti nella Striscia di Gaza riconsegnati ieri sera da Hamas: lo ha reso noto l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahuin un comunicato.
“A seguito del completamento del processo di identificazione da parte del Centro Nazionale di Medicina Legale, in collaborazione con la Polizia Israeliana e il Rabbinato delle Idf, i rappresentanti delle Idf hanno informato le famiglie degli ostaggi Inbar Haiman e Muhammad el-Atrash, che i loro cari sono stati restituiti ad Israele e che la loro identificazione è stata completata”, si legge nella nota. Inbar Haiman, 27 anni, era l’ultima donna ancora a Gaza, Muhammad el Atrash era un sergente maggiore, 39 anni.
Haiman era stata assassinata al festival musicale Nova vicino a Reim il 7 ottobre 2023 e il suo corpo era stato portato a Gaza, secondo l’Idf che cita informazioni di intelligence. La sua morte è stata dichiarata ufficialmente nel dicembre 2023. El Atrash, padre di 13 figli, era stato ucciso mentre combatteva contro i militanti di Hamas la mattina dell’attacco, e anche il suo corpo era stato rapito e trasferito nella Striscia, sempre secondo l’esercito. Era stato dichiarato ufficialmente morto nel giugno 2024.
L’Ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, in un comunicato, ha affermato che il governo “condivide il profondo dolore delle famiglie Haiman ed el-Atrash e di tutte le famiglie degli ostaggi caduti”. “Il governo e l’intero sistema di sicurezza nazionale israeliano sono determinati, impegnati e lavorano instancabilmente per riportare in patria tutti gli ostaggi caduti e dargli degna sepoltura”, ha aggiunto.
Hamas ha consegnato a Israele nove dei 28 corpi di ostaggi israeliani, tutti quelli che a suo dire era possibile localizzare in tempi brevi. “Hamas deve adempiere ai propri obblighi nei confronti dei mediatori e restituire i corpi degli ostaggi come parte dell’attuazione dell’accordo: non scenderemo a compromessi su questo punto e non risparmieremo alcuno sforzo finché non restituiremo tutti gli ostaggi caduti, fino all’ultimo”, ha sottolineato l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahuin in un comunicato.
Un alto consigliere americano ha dichiarato, in merito al ritardo nella restituzione dei corpi degli ostaggi deceduti da parte di Hamas, che “non siamo ancora al punto di ritenere che l’accordo sia stato violato”. In un briefing con i giornalisti, riporta Haaretz, ha aggiunto che se la questione non verrà risolta, costituirà una violazione dell’accordo di cessate il fuoco.
Un altro alto responsabile statunitense ha affermato che “Hamas ha fatto la cosa giusta restituendo vivi tutti i 20 ostaggi in un colpo solo”, aggiungendo che gli Stati Uniti intendono chiedere ai civili di Gaza di aiutarli a localizzare i corpi in cambio di un risarcimento economico.