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sabato, 18 Ottobre, 2025
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Manovra, Italia promossa in "serie A" sul rating da Dbrs Morningstar

Roma, 17 ott. (askanews) – Ancora una promozione sui conti pubblici per l’Italia da parte delle agenzie di rating. E stavolta, proprio nel giorno del varo della manovra di Bilancio da parte del governo, la Penisola incassa perfino l’ingresso nella categoria “A”, da parte di Dbrs Morningstar. Quest’ultima ha infatti comunicato di aver alzato a A (low) dal precedente BBB (high) la sua valutazione sull’affidabilità creditizia del BelPaese. La prospettiva (trend) sul rating di lungo termine è stata cambiata a “stabile” da “positiva”, aggiunge l’agenzia con un comunicato.

A strettissimo giro è arrivato il commento soddisfatto del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in questi giorni impegnato in un tour de force: ieri è dovuto rientrare in tutta fretta da Washington, dove stava partecipando alle assemblee autunnali di Fondo monetario internazionale e Banca mondiale, dopo il vertice del maggioranza che ha spianato la strada all’accordo sulla manovra. Questa è stata varata oggi dal Consiglio dei ministri, seguito da una conferenza stampa con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e i due vice premier, Matteo Salvini e Antonio Tajani.

“Frutto del lavoro costante di questi tre anni di governo, l’Italia torna in serie A con grande orgoglio”, ha commentato Giorgetti.

Il miglioramento del rating sull’Italia “riflette la valutazione che la riduzione cumulata delle vulnerabilità nel suo settore bancario e il miglioramento nel settore esterno hanno portato a un’economia resiliente – spiega Dbrs -. E che il risanamento dei conti pubblici continuerà e aiuterà almeno a stabilizzare la dinamica del debito pubblico sul medio termine”.

Lo scorso 10 ottobre l’agenzia S&P aveva confermato sull’Italia il rating BBB+, mantenendo anche l’outlook stabile. Il 19 settembre l’Italia era stata promossa da un’altra agenzia, Fitch anche in questo caso al rating BBB+. Ora l’ultimo “ostacolo” per le valutazioni di affidabilità creditizia da parte delle maggiori agenzie internazionali sarà l’appuntamento con Moody’s, calendarizzato per il 21 novembre.

In questo caso il rating assegnato all’Italia è più basso: Baa3, l’ultimo livello al di sotto del quale si finisce nella categoria dei titoli ritenuti “speculativi”, quelli meno affidabili (junk bond, in gergo). Tuttavia qui potrebbe verificarsi un nuovo progresso positivo, dato che Moody’s aveva messo l’outlook positivo sulla sua valutazione.

Negli ultimi mesi il quadro delle finanze pubbliche tricolore appare migliorato, nella manovra il governo conferma l’attesa di un ritorno del deficit del bilancio alla soglia limite del 3% del Pil – quella prevista dal Patto di stabilità e di crescita dell’Unione europea – già da quest’anno. Questo consentirebbe al Belpaese di uscire con un anno di anticipo anche dalla procedura per deficit eccessivo della Commissione europea.

Sviluppi che non sono passati inosservati a Washington: secondo il direttore del dipartimento europeo del Fmi, Alfred Kammer “la performance di bilancio è stata molto impressionante lo scorso anno e sembra che ne farà un’altra migliore del previsto sul deficit quest’anno. Questo è fantastico”, ha detto. Per quest’anno “noi prevediamo 3,3%” sul rapporto deficit/Pil dell’Italia “secondo gli italiani sarà 3,0%. Quando aggiorneremo le nostre previsioni ne terremo conto e supportiamo gli sforzi dell’Italia: la cosa migliore per tutte le economie avanzate con alti debiti è spingere sul risanamento”, ha aggiunto. (fonte immagine: MEF).