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domenica, 19 Ottobre, 2025
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MotoGP, Bagnaia: "Meglio cadere lottando che arrivare ultimo"

Roma, 19 ott. (askanews) – Phillip Island lascia l’amaro in bocca a Francesco Bagnaia, che anche in Australia deve fare i conti con una Ducati difficile da gestire. Nel Warm Up il team ha tentato alcune modifiche all’anteriore, ma la risposta non è stata incoraggiante. «Abbiamo fatto delle prove che sono state abbastanza un disastro, non era possibile guidare – ha spiegato Pecco -. Poi siamo andati nella direzione opposta ed è stato positivo, almeno potevo spingere un po’ di più. Il problema è che non riesco a frenare ed entrare in curva come vorrei, e questo complica tutto. Rispetto a ieri e all’Indonesia ho avuto la possibilità di attaccare un po’, e già questo è qualcosa di buono. Non so se sarà utile per la Malesia, che è una pista diversa, ma spero di arrivarci con un buon feeling».

La difficoltà di Bagnaia sta tutta nella discontinuità: la moto che un giorno vibra e “shekera” diventa quella del passo costante in 1:28 il giorno dopo. «È un problema che ci portiamo dietro da inizio anno – racconta -. Pensavamo di aver risolto tutto dopo il test di Misano: in Giappone infatti la moto funzionava e potevo guidare come so fare. Poi, improvvisamente, da un weekend all’altro non riesco più a spingere. È inaccettabile, ma anche difficile da spiegare. Questa mattina ho provato un assetto nuovo, ma era quasi impossibile da guidare, quindi ho dovuto fermarmi. Nel pomeriggio abbiamo scelto una moto più stabile, sacrificando agilità e ingresso in curva: almeno riuscivo a frenare senza troppi movimenti».