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lunedì, 20 Ottobre, 2025
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Bce, sindacato Ipso ricorre a Corte Giutizia Ue contro "intimidazioni"

Roma, 20 ott. (askanews) – E’ di nuovo scontro alla Bce con il sindacato interno. E stavolta in tribunale. Con un comunicato, l’Ipso, il sindacato dei dipendenti dell’istituzione, ha riferito di aver presentato ricorso presso la Corte di Giustizia della Unione europea contro “le misure adottate dalla Bce per intimidire i rappresentanti dei lavoratori”.

Più nello specifico, l’Ipso contesta una serie di comunicazioni scritte dalla direttrice dei servizi interni della Bce, Myriam Moufakkir, che puntano a “limitare la possibilità di dipendenti e sindacalisti di parlare pubblicamente delle loro preoccupazioni sul lavoro, come sui favoritismi o sul clima di paura alla Bce”.

Secondo il sindacato queste lettere violano la libertà di espressione e quella di libera associazione previste dai principi normativi europei, la Carta Ue dei diritti fondamentali e la Convenzione europea sui diritti umani. Il ricorso è stato presentato lo scorso 13 ottobre.

Alla Bce le frizioni con il sindacato interno – che riguardando una autorità Ue indipendente è a sua volta autonomo rispetto ai sindacati della Germania – si trascinano da anni. Sono iniziate con la presidenza di Christine Lagarde, degenerando al punto da spingere l’Ipso a darne notizia pubblica e si concentrano sui criteri utilizzati per assunzioni e promozioni del personale.

L’episodio più recente si è verificato dopo la pubblicazione di un sondaggio presso i dipendenti dell’Ipso lo scorso aprile, che riportava disagi su “favoritismi, precarietà delle condizioni di lavoro e scarsa fiducia nella dirigenza”.