Roma, 30 ott. (askanews) – Il conto alla rovescia per la Coppa America 2027 a Napoli entra nella sua fase più delicata. A sole 48 ore dalla chiusura delle iscrizioni, lo scenario che si materializza è più fragile di quanto si immaginasse: per la prima volta in 38 edizioni non ci sarà alcuna barca statunitense al via. Un vuoto che pesa, non solo simbolicamente, e che obbliga a interrogarsi sul futuro stesso dell’evento.
American Magic, il team che aveva rappresentato il New York Yacht Club nelle ultime due edizioni, ha annunciato ufficialmente il forfait, motivandolo con una scelta prudente: “non ci sono le condizioni per un equilibrio tra sostenibilità economica e prestazioni”, ha dichiarato Doug DeVos.
Restano dunque solo tre barche certe al momento: New Zealand, il defender uscente; Athena Racing, challenger of record; e Luna Rossa, che correrà con i colori del Circolo del Remo e della Vela Italia, dopo aver acquisito Peter Burling, timoniere vincente del team neozelandese nelle ultime tre edizioni.
Nel limbo rimangono Alinghi, per la Svizzera, e Orient Express/K-Challenge, per la Francia. I primi non hanno sciolto ufficialmente le riserve; i secondi, pur menzionati, non si sono mai pronunciati con certezza.
Questa edizione rischia di entrare nel libro dei record, ma per ragioni poco epiche. Un evento clou, presentato con ambizioni, potrebbe ridursi a una cornice stretta: tre regatanti, circuito limitato, spettacolo ridotto. Il protocollo d’intesa firmato tra New Zealand e Athena Racing impone l’uso di scafi AC75, senza possibilità di innovazioni radicali. È proprio la rigidità delle regole che, secondo alcune fonti vicine ad Alinghi, scoraggia l’ingresso di nuovi sfidanti.
Sul versante campano, i lavori proseguono: l’area di Bagnoli è al centro dell’allestimento delle basi, mentre il campo di regata è previsto tra Posillipo e Castel dell’Ovo. Un evento preliminare con AC40 è già programmato per il 2026, per testare il terreno in vista del grande show.

