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venerdì, 31 Ottobre, 2025
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Senzatomica: “Riprendere i test nucleari è un passo indietro per l’umanità”

In passato, ognuna delle esplosioni ha lasciato dietro di sé territori contaminati, acque avvelenate e intere popolazioni segnate da tumori, infertilità e traumi.

La Fondazione Be the Hope, promotrice del progetto “Senzatomica – Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari”, esprime profonda preoccupazione per il ritorno dei test e per le recenti minacce d’uso delle armi atomiche.

Una regressione pericolosa

«Anche se il significato preciso del termine test non è stato chiarito – si legge nella nota – l’idea stessa di tornare a sperimentare armi nucleari rappresenta un passo indietro grave e pericoloso per la sicurezza globale, per la dignità umana e per la vita del pianeta».

Ogni test colpisce persone, comunità e natura, lasciando dietro di sé sofferenze, malattie e devastazione ambientale. Non si tratta di esperimenti “scientifici”, ma di esplosioni reali che amplificano la paura, la divisione e la minaccia dell’annientamento reciproco.

La memoria del dolore

La storia dei test nucleari è una storia di dolore e ingiustizia.

Otto Paesi – Cina, Francia, India, Corea del Nord, Unione Sovietica, Pakistan, Regno Unito e Stati Uniti – hanno fatto esplodere oltre 2.000 ordigni in superficie, sottoterra e sott’acqua.

I soli 528 test atmosferici hanno liberato una forza distruttiva pari a 29.000 bombe di Hiroshima.

Ognuna di queste esplosioni ha lasciato dietro di sé territori contaminati, acque avvelenate e intere popolazioni segnate da tumori, infertilità e traumi che ancora oggi si trasmettono di generazione in generazione.

Il male assoluto

Le armi nucleari rappresentano, afferma Senzatomica, “l’espressione del male assoluto creato dall’essere umano: la volontà di distruggere, la negazione radicale della vita e della dignità di ogni persona”.

Ogni bomba, ogni test, ogni minaccia è la manifestazione di una sfiducia profonda nell’umanità stessa, il segno di una cultura che considera normale la possibilità di annientare tutto.

La via della fiducia

«Non può esserci sicurezza nella minaccia della distruzione – conclude la Fondazione –. La vera sicurezza nasce dal dialogo, dal rispetto reciproco e dalla fiducia tra i popoli».

Finché le armi nucleari esisteranno, esisterà la minaccia del loro uso: testarle significa già usarle.

Per questo Senzatomica invita istituzioni e governi a sostenere il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW), in vigore dal 2021, e ad aderire al principio del “Non Primo Uso” (No First Use), passo concreto verso la riduzione del rischio atomico e la costruzione di una nuova fiducia tra le nazioni.