Rimini, 6 nov. (askanews) – Decarbonizzazione dei trasporti: la rotta segnata, ma la strada piena di bivi. A Ecomondo, la fiera dell’economia circolare di Rimini, il dibattito si concentra sul futuro del motore endotermico, oggi al centro delle sfide imposte dalla transizione energetica. La risposta arriva dalla filiera italiana del biodiesel, che chiede una strategia comune basata sulla neutralit tecnologica, valorizzando una risorsa immediatamente disponibile per la transizione energetica. L’obiettivo chiaro: riconoscere il contributo strategico del biodiesel nella decarbonizzazione della mobilit.
Carlotta Trucillo, Vicedirettrice ASSITOL e Segretario Gruppo biodiesel: “Noi pensiamo che il biodiesel sia una risposta fondamentale per la transizione ecologica, sia parte, e debba far parte in pieno titolo del mix energetico che ci permetter di passare in maniera pi veloce e da subito alle nuove sfide che l’ecologia e il mondo ci chiede, l’Europa ci chiede”.
Il biocarburante, utilizzabile sia in blend che in purezza, visto dal settore come una via economicamente efficiente per i trasporti. L’infrastruttura di distribuzione, in teoria, sarebbe pronta per la riconversione, che risulterebbe economica e fattibile. Ma la piena diffusione si scontra con un ostacolo strategico.
Letizia Pasqualini, Responsabile Transizione Energetica Assopetroli-Assoenergia: “Noi riteniamo che i biocarburanti siano una soluzione pronta ed efficace nonch economica e sostenibile per la decarbonizzazione dei trasporti e non solo. Ci che ritengo il principale elemento bloccante per la diffusione dei biocarburanti la mancanza di una strategia integrata, una strategia che metta quindi insieme sia la domanda che l’offerta”.
La sfida, dunque, abilitare all’uso di questi biocarburanti l’enorme parco circolante esistente, visto che il 97 % del trasporto pesante stradale ancora alimentato a diesel. Ed qui che interviene la tecnologia, come il Biodiesel Kit di Refuel Solutions, sviluppato proprio per la conversione per motori industriali e del trasporto pesante.
“Abbiamo deciso di lavorare sui veicoli gi circolanti per abilitarli, sono tantissimi. Pensiamo che il 97% del trasporto pesante stradale alimentato a diesel: milioni di veicoli in Europa senza contare la mobilita off road, in agricoltura, per il movimento terra, la generazione, per il settore navale e ferroviario. La nostra tecnologia compatibile ogni qualvolta ci sia un motore diesel”, ha detto Adriano Cordisco, Amministratore delegato Refuel Solutions
La filiera del biodiesel, riunita a Ecomondo, chiede dunque che sia riconosciuto il suo contributo strategico nella decarbonizzazione della mobilit, permettendo alla neutralit tecnologica di valorizzare al meglio tutte le risorse disponibili, e creare nuove prospettive per un settore che necessita di risposte immediate e concrete.

