Firenze, 8 nov. (askanews) – Per le banche la manovra di bilancio è “assorbibile, poi se mi si chiede se siamo contenti allora rispondo no”, data anche la prospettiva di un quadro che per risulterà più impegnativo nei prossimi mesi. Lo ha affermato il direttore generale dell’Abi, Marco Elio Rottigni, rispondendo ad una domanda sul contributo richiesto alle banche dalle legge di Bilancio in discussione in Parlamento, durante un seminario a Firenze.
“Sarà l’iter parlamentare che determinerà se la manovra subirà o no cambiamenti”. In base alle misure delineate finora, secondo l’Abi “l’impatto della manovra vale 9,6 miliardi” per il settore, poi “spetta alla singola banca valutare l’impatto sui suoi conti”, ha proseguito Rottigni.
“Credo che dalle dichiarazioni emerse dagli amministratori delegati delle banche sia una manovra gestibile. Dopotutto lo stesso governatore (della Banca d’Italia Fabio Panetta) ha detto la stessa cosa, per cui direi che è assorbibile. Poi se mi si chiede se siamo contenti allora no”.
Quanto al tema delle garanzie pubbliche sui crediti bancari alle imprese, “ha aiutato in un momento storico, in una situazione che sarebbe stata molto piò critica di rischio sistemico. C’è stata una consapevolezza da parte di tutti che si rendeva necessaria la costituzione delle garanzie”.
Ad ogni modo le garanzie pubbliche servono innanzitutto alle imprese, per le banche rappresentano “una forma accessoria di valutazione del credito, dato che c’è un minor peso di rischiosità e quindi anche di prezzo”, ha avvertito. In altri termini: senza le garanzie i prestiti bancari alle imprese costerebbero di più.
Un altro aspetto importante delle garanzie è che incidono sul medio e lungo termine, “quello dell’investimento. Quindi sono una spinta e volano all’investimento sul lungo termine e quindi di sostenibilità delle azioni di ogni singolo paese. Ancor di più se la nostra parabola di Pil e produzione lorda flette”. In definitiva, per le banche servono “a valutare il credito e il fatto che non abbiamo un peggioramento del rischio creditizio ci fa dire che sono uno strumento importante”.

