Roma, 8 nov. (askanews) – “L’Associazione nazionale magistrati ed il Comitato dalla stessa costituito ribadiscono la ferma contrarietà alla riforma costituzionale in atto, che non risolve i problemi della giustizia in Italia non interferendo in alcun modo con i suoi tempi o con il suo più agile funzionamento. Per tale ragione, sia l’Anm che il Comitato interverranno nella campagna referendaria rivolgendosi all’opinione pubblica per informarla sui rischi derivanti dalla riforma costituzionale, offrendo le proprie argomentazioni, anche di natura tecnica, per spiegarne i rischi e gli effetti rispetto all’attuale assetto costituzionale”. Così il direttivo dell’Associazione nazionale magistrati nel documento approvato oggi.
“Partendo – prosegue il Comitato – dal ruolo della magistratura nelle istituzioni e consapevole che nella credibilità della stessa risiede la fiducia dei cittadini, l’Anm ed il Comitato, facendosi interpreti dei principi costituzionali, affronteranno la campagna referendaria nel rispetto dei ruoli e delle prerogative costituzionali delle altre istituzioni repubblicane. Come indicato nello statuto, infatti, il Comitato non ha alcuna caratterizzazione politica, bensì interverrà nel dibattito pubblico per spiegare le ragioni della contrarietà alla riforma, con compostezza e coraggio”.
Quidni “l’Anm e il Comitato, anche attraverso le proprie articolazioni territoriali, si asterranno dall’organizzare eventi insieme ad organismi che hanno una connotazione politica, ferma restando la facoltà di partecipare ad ogni iniziativa in cui saranno invitati al fine di rappresentare le criticità della riforma. La nostra è – e rimarrà – esclusivamente una battaglia per la giustizia nell’interesse dei cittadini”, continua il documento.

