Milano, 21 lug. (askanews) – Quest’anno, il III atto della Biennale intitolata “Autour de la terre” proposta dall’associazione “la Créative” e fortemente sostenuta dalla città francese di Biot, presenta una selezione di ceramisti contemporanei dagli orizzonti complementari: alcuni provenienti dalla Francia, e più precisamente dalla Costa Azzurra, con un forte passato nell’arte della ceramica di fama mondiale, come a Biot, Vallauris o Mentone; altri dall’Italia, da dove nel XVI secolo giunsero a Vallauris le prime famiglie di ceramisti provenienti dalla Liguria, poi nel XX secolo dalla Sicilia, tramandando il loro sapere. In tutto, quasi 40 ceramisti regionali contemporanei in quella che è una vera Biennale Internazionale della Ceramica.
“In Italia l’Associazione Città della Ceramica conta più di 50 comuni. La selezione italiana presenta opere provenienti da varie regioni d’Italia, dalla Sicilia al Piemonte, in terracotta, gres, porcellana, smaltate, decorate su smalto crudo, lustrate in oro, modellate, patinate e anche tornite. Queste opere, che traggono spunto da diverse influenze, offriranno a tutti l’opportunità di scoprire e vivere la sensibilità e i messaggi dei loro creatori”, spiega Stéphane Montalto, curatore della mostra “Meilleur Ouvrier de France Potier” e rappresentante del commercio della ceramica per l’educazione nazionale francese. “Nella ceramica la creazione tridimensionale non si limita ai gesti: le mani devono agire in accordo con il pensiero. Questa osmosi nasce da un dialogo intimo tra sguardo interiore e materia. È attraverso l’osservazione e la riflessione precedenti che si crea l’equilibrio tra ispirazione e padronanza tecnica”, aggiunge.
“Dopo gli artisti greci presentati nel 2023, il pubblico potrà scoprire il meglio delle creazioni dei nostri amici transalpini” ha scritto Creative-Biot sul suo sito. Milano, 21 lug. (askanews) – Gli artisti espositori hanno partecipato a numerose mostre italiane e internazionali ed espongono in musei come il celebre Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza.
Per alcuni, le sculture diventano preziose composizioni astratte in cui l’argilla fonde la plasticità scultorea. Alcune sculture assomigliano a puzzle, ma evocano anche gli antichi bastioni della perduta città etrusca e diventano preziose composizioni astratte come nel caso di Narciso Bresciani.
La doppia mostra si tiene a Biot dal 6 luglio al 21 settembre. I ceramisti italiani si trovano nella sala espositiva Hedberg-Torun (Luglio-agosto: Mercoledì, venerdì, sabato e domenica: dalle 10 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 18; giovedì nell’ambito dei Nocturnes d’Art: dalle 10 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19. Settembre: da mercoledì a domenica: 10-12 / 13.30-17).