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venerdì, 14 Novembre, 2025
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A Genova "Testimonianze ricerca azioni": teatro, danza, ricerca

Roma, 14 nov. (askanews) – Centinaia di bambini delle scuole primarie di Sestri Ponente hanno sfilato oggi per le vie del quartiere in una performance collettiva ispirata a “Moby Dick”, guidati dal capitano Achab all’inseguimento della Balena Bianca. L’azione corale, che rientra nella sedicesima edizione del festival “Testimonianze ricerca azioni” di Teatro Akropolis, ha trasformato le strade del ponente genovese in un grande racconto urbano, confermando la vocazione del festival a fare della ricerca artistica un’esperienza condivisa e non separata dal reale.

Da oltre dieci anni Teatro Akropolis lavora con le scuole di Sestri Ponente per promuovere l’arte come strumento di crescita e inclusione, soprattutto tra i più giovani. La performance “Moby Dick”, che ha visto coinvolte oggi centinaia di bambine e bambini, è uno degli esiti più evidenti di questo percorso, in cui le pratiche della scena diventano occasione di educazione allo sguardo e al rapporto con lo spazio pubblico.

L’edizione 2025 di “Testimonianze ricerca azioni” è dedicata proprio alla ricerca, intesa non come percorso isolato ma come invito a esplorare, interrogarsi e superare i propri limiti. Non si tratta di trovare una verità assoluta, spiegano gli organizzatori, ma di navigare tra le pieghe del presente e della tradizione, affrontando il conflitto tra ciò che è dato e l’inconsistenza del tempo. Gli artisti sono intesi come “ricercatori intrepidi” che lasciano opere effimere e potenti, non risposte ma passaggi verso l’ignoto.

Il festival abita diversi luoghi di Genova – dal Teatro Akropolis a Sestri Ponente a Villa Durazzo Bombrini a Cornigliano, fino a Palazzo Ducale – tracciando un percorso che porta il pubblico alla scoperta tanto delle frontiere della ricerca artistica quanto del cuore industriale della città.

Nel cartellone trovano spazio spettacoli, danza, cinema, musica, incontri e seminari. Tra gli appuntamenti, la rassegna “Dissolvenza in nero”, che indaga il dialogo fra linguaggi visivi e performativi e propone, tra gli altri, “Sado” di Davide Palella, dedicato all’isola giapponese dove lo shogunato confinava artisti, monaci e politici. Masque Teatro è presente con il monologo “Oh, Spirito!” e con “Perché passi un po’ di caos libero e ventoso”, mentre C&C Company porta ad Akropolis “Strangers in the Night” e “Assonanze, risonanze, riverberi”. Il gruppo nanou indaga il tema dell’identità con “Arsura” e “Specie di spazi”.

Uno dei poli del festival è anche l’archivio digitale “Heliopolis”, che si arricchisce dell’acquisizione del fondo “Antonio Attisani”, figura centrale della ricerca teatrale contemporanea, a testimonianza della volontà di coniugare pratica artistica e approfondimento teorico.

Un capitolo specifico è dedicato alla danza buto, con uno speciale che vede protagonisti Imre Thormann e Natsuko Kono e culmina in una prima assoluta al Teatro Akropolis il 28 novembre. La presenza del buto, legato alla tradizione giapponese e alla radicalità di una ricerca estrema sul corpo, si inserisce nel quadro di un festival che intreccia culture e linguaggi in un dialogo continuo.

“Testimonianze ricerca azioni” è organizzato da Teatro Akropolis con la direzione artistica di Clemente Tafuri ed è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, del Comune di Genova, della Società per Cornigliano, di Palazzo Ducale – Fondazione per la Cultura, della Fondazione Nuovi Mecenati e dell’Institut Français di Parigi, con il patrocinio di Regione Liguria, Consolato generale del Giappone a Milano, Japan Foundation Roma e Rai Liguria, oltre alla collaborazione di numerosi partner culturali nazionali e internazionali.