Napoli, 24 nov. (askanews) – Diffondere una maggiore conoscenza della patologia, incoraggiare un confronto diretto con gli specialisti del settore, aggiornare i pazienti sulle pi recenti terapie disponibili e aiutarli ad affrontare il percorso della malattia con maggiore consapevolezza, offrendo la possibilit di condividere la propria esperienza e sentirsi cos meno soli. E’ l’obiettivo degli incontri di educazione terapeutica organizzati da Ail per offrire ai malati affetti da linfomi e ai loro familiari opportunit di scambio, condivisione e approfondimento.
“Per noi questa una delle attivit di disseminazione risultati e sensibilizzazione ai pazienti ed molto importante creare questo incontro medico-pazienti per rendere consapevoli e metterli in relazione anche con nuove domande e dare la possibilit di aumentare il dialogo – ha spiegato Fortuna Inserra del Gruppo pazienti Linfoma Ail-Fil – il lavoro del gruppo pazienti, insieme all’Ail, quello di informare correttamente e questi incontri servono anche a questo”. “Noi pazienti non siamo pi un destinatario passivo di cure, ma entriamo in relazione con il medico e questo quello su cui, secondo noi, dobbiamo spingere e sensibilizzare e dalla conoscenza, dalla sensibilizzazione, da questo rapporto con i medici che nasce poi anche l’ottimismo, cio si crea”, ha aggiunto.
A Napoli uno dei seminari periodici che, dal 2005, vengono organizzati dall’Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma.
“L’Ail di Napoli, come l’Ail nazionale, tiene molto a essere presente nella vita dei pazienti e dei care giver. Oggi – ha detto Valeria Rotoli, presidente Ail Napoli sezione Bruno Rotoli – la dimostrazione di quanto vogliamo che medici e pazienti abbiano l’opportunit di scambiarsi informazioni, momenti in cui di solito il paziente non ha la possibilit di parlare con calma con il medico della propria malattia, di quali sono i nuovi sviluppi terapeutici, quindi, importante avere questi momenti”. “L’Ail di Napoli cerca di essere vicina ai pazienti con moltissime attivit dall’assistenza domiciliare allo sportello psicologico per pazienti e per care giver. Cerchiamo di sostenere i pazienti indigenti l dove la malattia, purtroppo, comporta anche un problema economico, a volte si perde anche il lavoro. Cerchiamo di sostenere a 360 gradi tutti i bisogni che – ha proseguito – possono essere utili al paziente nel percorso verso la guarigione”. “Sia medici che associazioni come la nostra stanno adesso valutando molto di pi, ad esempio, l’aspetto psico-fisico del paziente. Infatti, noi interveniamo anche con discipline olistiche come la mindfulness, lo shiatsu, percorsi di rilassamento. Cerchiamo di vedere anche un’altra sfera oltre quella clinica. Per quanto riguarda la terapia clinica credo che ci siano dei passi avanti molto, molto importanti. Per questo motivo sempre pi importante avere un dialogo tra medici e pazienti”, ha concluso. Gli incontri medico-pazienti sono svolti sia in presenza che on line.

