24 C
Roma
mercoledì, 16 Luglio, 2025
HomeVideoNewsA Venezia un omaggio teatrale alla scienzata Lise Meitner

A Venezia un omaggio teatrale alla scienzata Lise Meitner

Roma, 10 lug. – Nell’ambito della conferenza internazionale FISMAT 2025 tenutasi l’8 luglio, promossa dal Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze Fisiche della Materia (CNISM) e ospitata al Campus San Giobbe dell’Universit Ca’ Foscari Venezia, stato presentato il docu-drama “Lise Meitner e la fissione nucleare”. L’evento si inserito nel fitto programma scientifico della conferenza, che ha coinvolto oltre mille studiosi da tutto il mondo, sotto la direzione dei professori Ezio Puppin (Politecnico di Milano) e Stefano Bonetti (Universit Ca’ Foscari Venezia).

Lo spettacolo stato ideato dal professor Giovanni Carlotti (Universit di Perugia), con la collaborazione del fisico Alessio Stollo. La realizzazione artistica firmata da Paola Tortora, direttrice dell’associazione culturale VintuleraTeatro, che ha curato scrittura, regia e interpretazione essendo interprete unica della pice. Attraverso una narrazione teatrale arricchita da oltre 200 immagini d’archivio e da un ricercato impianto musicale sempre a cura della Tortora, lo spettacolo restituisce la complessit della figura di Lise Meitner, fisica teorica perseguitata come donna e come ebrea, il cui contributo fu decisivo nella comprensione della fissione nucleare.

Intervenendo a margine della prima rappresentazione, la stessa Tortora ha spiegato il senso profondo del progetto con queste parole: “Raccontare Lise Meitner oggi al pubblico della conferenza internazionale FISMAT 2025, a distanza di ottant’anni dalle prime bombe atomiche, significa non solo raccontare parte fondamentale della storia della fisica, ma rimettere al centro il valore della coerenza tra scienza, etica e umanit ed il valore anche delle donne che hanno lottato in questi ambiti. In un secolo segnato da guerre, discriminazioni e uso bellico del sapere, Meitner non ha mai ceduto al compromesso, scegliendo il rigore e la responsabilit. La sua voce, spesso messa da parte, merita attenzione: non solo come scienziata, ma anche come testimone di un modo diverso di intendere la conoscenza e la coscienza. Questo documentario teatrale vuole dare forma a quella memoria invisibile, fatta di lettere, intuizioni, silenzi e resistenze. una riflessione sul rapporto tra potere e ricerca, e sull’urgenza, ancora attuale, di uno sguardo consapevole sul ruolo della scienza nella societ e della donna nella scienza.”

Dopo la prima a Gualdo Tadino per il giorno della memoria, e il debutto nazionale a Venezia, sono in programmazione nuove date in varie citt italiane, tra cui Milano, Torino, Parma, Roma, Perugia, Terni e Napoli, anche in versione in lingua inglese, per portare questa narrazione al pubblico pi ampio possibile.